Sulla questione del concorso pubblico per i 51 posti di lavoro, avviato dall’Amministrazione Accorinti e annunciato circa un anno fa sul sito del Comune di Messina, torna a riflettere il consigliere comunale Libero Gioveni. Giá allora l’esponente del Pd non aveva visto con buon occhio l’annuncio, che considerava un po’ “troppo avventato”, ed oggi si chiede che fine ha fatto quel “concorso del secolo” e se De Luca e la sua Giunta intendono portare avanti l’iter amministrativo.
«Purtroppo – racconta Gioveni – il troppo avventato annuncio fatto rispetto ad alcuni passaggi giuridici propedeutici che ancora sembrano essere allo stato embrionale, ha mostrato l’assoluta leggerezza di chi in passato ha dimostrato di non essere affatto diverso da “quelli che c’erano ancora prima”».
Gioveni spiega come la L.R. n. 27 del 29 dicembre 2016 prevede che prima di ogni procedura di assunzione pubblica debbano essere attivate le procedure di mobilità riservate al personale in esubero delle ex Province regionali, ma pare che ad oggi queste non siano state attivate.
«A questo fondamentale passaggio – esordisce l’esponente del Pd – occorrerebbe anche procedere alla mobilità esterna volontaria che evidentemente ha i suoi tempi. Sarebbe importante capire una volta per tutte dall’attuale Amministrazione, se vi siano ancora possibilità concrete per portare avanti un iter amministrativo che a tanti cittadini messinesi ridarebbe la speranza che ancora potrebbero esistere in città delle vere procedure concorsuali per poter lavorare nella pubblica amministrazione».
Il concorso,apparso per la prima volta sul sito dell’Ente lo scorso gennaio 2017, apriva le porte di Palazzo Zanca a 30 nuovi dipendenti mentre i restanti 21 posti erano riservati al personale interno, in servizio con contratto a tempo indeterminato da almeno 5 anni nella categoria giuridica immediatamente inferiore.
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