Ha iniziato da questo profondo Sud il suo nuovo tour, Mika, in occasione dell’uscita dell’album “No place in Heaven”, registrando sold out in poco tempo.
Chi lo conosce sa che tra le sue canzoni si alternano gioia e malinconia, festa e pianto.
Trasporta, fa ballare, è un tornado di giovinezza che vuole festeggiare senza remore, genuinamente.
Ma, se vuole, sa tenere tutti inchiodati alla sedia con gli occhi lucidi.
Ieri sera, a Taormina, ha emozionato tutti i fan che da anni aspettavano una sua discesa, e per questo ha scelto «il teatro più bello del mondo», come lui stesso lo ha definito, compiaciuto.
Il 32enne libanese, naturalizzato britannico, si è espresso nell’italiano “simpatico” che gli abitanti della penisola hanno imparato a conoscere in tv, quando era giudice di X-Factor, il noto talent show per giovani cantanti.
Inizialmente ha dedicato una preghiera alla luna, «l’ospite speciale della serata», e non ha risparmiato una poesia in siciliano verso la fine del concerto, sulla Sicilia che è un “diamanti”.
Si sentiva a casa sua in mezzo ai fan: ha giocato “ai gladiatori” con loro, sfidando a cantare prima una metà del teatro e poi l’altra, finché non hanno entrambe cantato a squarciagola con lui; ha diretto un coro di 4500 persone, ha saltato per tutto il palco, e sul pianoforte, con l’energia gioiosa che lo contraddistingue; ma, soprattutto, ha incantato con la sua voce così acuta e cristallina.
Ha parlato di sé, per esempio di come nel comporre “Over my shoulder” si sentisse talmente oppresso da doversi sfogare, dando vita così a una canzone straziante, che ieri ha zittito l’intero teatro.
Ma non sempre il suo sedersi al pianoforte preannunciava un momento più intimo: sia “Grace Kelly” sia “Elle me dit”, i suoi singoli dal ritmo scatenato, con un messaggio di libertà, sono risuonati prima lenti e quasi sussurrati all’inizio, ma hanno riempito il teatro con salti e battiti di mani per tutto il resto delle canzoni, al punto che Mika stesso ha ballato con alcune fan sul palco.
Una gioia, accompagnata dalla pacatezza dell’ultimo album, che ha invaso giovani e “grandi”, e che il cantante ha voluto far esplodere a comando durante “Love Today”, l’ultima performance della serata, incitando a «ballare e saltare come ragazzi di 14 anni nella propria stanza, mentre nessuno li guarda».
Sfido a non sentirsi ringiovaniti dopo un concerto del genere.
Sofia Cusimano
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