Comune di Montemare. Sospeso il Referendum, il Comitato: «La consultazione si farà»

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Il referendum per la costituzione del Comune di Montemare non si farà. Non adesso, almeno. L’Assessorato della Regione Sicilia alle Autonomie Locali, infatti, ha deciso di sospendere la consultazione in attesa del pronunciamento nel merito del Presidente Nello Musumeci.

Nelle scorse settimane, infatti, il sindaco Cateno De Luca, contrario alla secessione dell’area coincidente con gli ex quartieri XII e XIII dalla città dello Stretto, ha presentato ricorso al Presidente della Regione Sicilia per far annullare il Referendum a causa di una sua presunta illegittimità, oltre che per i costi ritenuti eccessivi. In attesa della decisione, la consultazione prevista per il 16 novembre è stata sospesa, ma il “Comitato Montemare” è corso subito ai ripari

La battaglia portata, iniziata nel 2012 e finalizzata alla secessione dal Comune di Messina di 12 villaggi della Zona Nord tra i quali figurano S. Saba, Castanea, Gesso e Spartà, quindi, non si chiude qui e i rappresentanti del movimento hanno inviato alcune loro riflessioni in merito alla Presidenza della Regione chiedendo la revoca del decreto di sospensione e sottolineando la propria sorpresa di fronte alla decisione dell’Assessorato.

«La sorpresa – ha spiegato il Comitato – è data soprattutto dal fatto che, per Legge, in presenza di un ricorso al Presidente della Regione, debba essere il Presidente a decidere sulla richiesta di sospensione, previo parere del CgA (Consiglio di giustizia Amministrativa, ndr). Ieri abbiamo inviato le nostre deduzioni, e oggi, senza attendere le determinazioni del Presidente, l’Assessore sospende il decreto, ponendosi in netto contrasto con quanto aveva detto e scritto lo scorso agosto».

In ogni caso, ha specificato il Comitato Montemare: «Si tratta di una sospensione, al massimo un rinvio, perché il referendum si farà ed il comitato si opporrà con tutte le proprie forze ad ogni colpo di mano dal sapore politico».

«È un diritto di queste comunità esprimersi su questo progetto – hanno ribadito. La procedura è regolare, tanto che già la Regione è stata costretta una prima volta a tornare sui propri passi (concedendo il referendum a seguito del nostro ricorso al Tar contro un primo illegittimo diniego). Oggi lo stesso staff legale del Sindaco non trova una sola violazione al punto che è costretto a chiedere che la Corte Costituzionale rimuova la legge che abbiamo rispettato».

foto della zona coinvolta nel referendum per la creazione del comune di montemareSecondo i promotori del referendum: “In tutte le nove pagine di ricorso non viene indicata una sola illegittimità o irregolarità dell’iter – si legge nel testo inviato al Presidente Musumeci – ma si contesta l’aderenza al dettato costituzionale della norma (rispettata dal Comitato) che tale iter prevede. Pertanto, quindi, il ricorso, non solo non contesta la legittimità del decreto, ma di fatto la presuppone, tanto che per ottenerne l’annullamento, non trovando altre ragioni valide nella perfezione giuridica del decreto, si ricorre ad una richiesta di illegittimità costituzionale di norme vigenti che quindi lo stesso decreto presuppone essere state correttamente applicate.

“Ciò – conclude il Comitato – basterebbe per escludere alla radice la sussistenza del fumus, nonché dell’inammissibilità del ricorso, atteso che non vi è alcuna contestazione di vizi e violazioni di legge posti in essere dal Decreto impugnato”.

In sostanza, il Referendum per il distacco dei 12 villaggi compresi nei territori degli ex quartieri XII e XIII è stato sì, sospeso, ma non annullato, perché l’ultima parola spetta al presidente della Regione Nello Musumeci che sembrerebbe non essersi ancora espresso. Non resta quindi che attendere, ma il Comitato Montemare si dichiara battagliero e certo che «il referendum si farà, malgrado le opposizioni».

 

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