Signorino nuovo Piano riequilibrio

Comune, è corsa contro il tempo sul Piano di riequilibrio. I Labdem dubbiosi

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Signorino nuovo Piano riequilibrioEntro fine mese la giunta comunale dovrà rispondere ai rilievi del ministero degli Interni al piano di riequilibrio finanziario decennale. Nel frattempo il gruppo Pd dei Labdem ha richiesto all’amministrazione Accorinti di chiarire come intende modificare gli atti che sono l’unica e ultima ciambella di salvataggio per evitare il dissesto economico-finanziario del Comune. “Al di là di ottimistiche dichiarazioni la situazione economico finanziaria del Comune è sull’orlo del baratro – sottolineano i Labdem – la decisione adottata dal Consiglio Comunale con una variegata maggioranza (il riferimento è all’approvazione del bilancio di previsione 2014 il 31 dicembre scorso e dunque nell’ultimo giorno utile) non può sollevare l’amministrazione dall’obbligo politico, istituzionale e giuridico di chiarire pubblicamente i termini dei puntuali rilievi avanzati in merito al piano pluriennale di riequilibrio nella relazione della Direzione Centrale della Finanza Locale presso il ministero dell’Interno, ed ancor prima dalla Corte dei Conti nonché le motivazioni tecnico giuridiche con le quali tali obiezioni si intendono superare per l’accoglimento del piano di riequilibrio”. Per Labdem è indispensabile un’operazione verità sullo stato economico del Comune per appurare se resta realisticamente percorribile la possibilità di riequilibrio nei termini richiesti dalla legge, o se al contrario, il Comune sia strutturalmente deficitari. I rilievi della Commissione Ministeriale al Piano di riequilibrio sono quelli relativi alla mancata sottoposizione al Consiglio comunale per il riconoscimento dei presunti debiti fuori bilancio, che non sono stati presentati in Consiglio per il riconoscimento, in aperta violazione di legge; il mancato avvio dell’azione di responsabilità per i dirigenti e per gli amministratori che ne hanno reso possibile i debiti fuori bilancio; la mancata approvazione dei piani consuntivi delle partecipate con l’acclaramento dei relativi deficit; la mancata realizzazione dei conti consuntivi consolidati. L’assessore al Bilancio Guido Signorino ha già chiarito che in caso di bocciatura del Piano non ci sarà altra strada per il Comune che procedere alla dichiarazione di dissesto. @Acaffo 

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