“L’Amministrazione Accorinti continua a girare a vuoto su molte delle emergenze che affliggono la nostra città. E mentre non si risolvono i problemi, Messina affonda sempre più”.
I segretari generali di CGIL CISL UIL di Messina, Lillo Oceano, Tonino Genovese, Carmelo Catania commentano così l’ennesimo dato negativo della città di Messina riportato dal quotidiano Sole 24 Ore. “Il ritardo, l’approssimazione, le assenze con i quali si affrontano problemi ormai incancreniti, ma anche le nuove emergenze – affermano – consegnano la prospettiva di un ulteriore declino che, non solo viene registrato dalle rilevazioni statistiche e dalle indagini dei media, ma è vissuto drammaticamente da cittadini e lavoratori”.
Oceano, Genovese e Catania puntano il dito anche sulla mancata definizione delle questioni finanziarie e di bilancio e l’approssimazione con la quale si sono imputate le risorse che ha creato e crea disservizi in settori fondamentali della vita delle persone più fragili e dei lavoratori che erogano quei servizi.
“Si affrontano temi di non immediata competenza del Comune con dilettantismo – sostengono – l’Amministrazione, invece, dovrebbe essere capace di svolgere con autorevolezza il ruolo di rappresentanza del territorio”.
Molti – secondo i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – i temi sui quali la città non solo non compie passi in avanti, ma addirittura subisce vistosi arretramenti sul terreno della qualità dei servizi, dei diritti dei cittadini, della salvaguardia del lavoro e del tessuto economico: “Mense e trasporto scolastico, Servizi Sociali, offerta sanitaria, trasporti nello Stretto, società partecipate, bilanci e reiterati rilievi della Corte dei Conti. Ma – continuano – è su lavoro e tessuto produttivo che si segna l’assenza più significativa della Giunta Accorinti che non solo non si occupa del problema né sul piano delle azioni a sostegno, né su quello delle politiche di bilancio, ma non sente neppure l’esigenza di un confronto con le parti sociali per costruire proposte condivise o anche solo per ascoltarne le richieste”.
Cgil, Cisl e Uil pretendono dall’Amministrazione comunale una netta discontinuità con questi metodi e scelte: “Altrimenti – concludono – l’amministrazione Accorinti si renderà responsabile dell’ulteriore, esiziale, peggioramento delle condizioni dei lavoratori e dei cittadini tutti, a partire dalle categorie più deboli”.
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