buca al parcheggio del capolinea del tram dell'annunziata

Città ad ostacoli: viaggio tra le buche di Messina

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Tra i tanti hobby e divertimenti che la città di Messina offre ai suoi abitanti, il sempreverde slalom tra le buche è sicuramente uno dei più praticati. Basta uscire la mattina dopo una giornata di pioggia per scoprirne di nuove, alcune tanto profonde da far pensare che buttandocisi dentro si possa finire a fare conversazione con il Brucaliffo nel Paese delle Meraviglie.

Ma il manto stradale della nostra città riserva sempre tante sorprese e, anche quando non si può parlare di vere e proprie buche – o addirittura di voragini – nell’asfalto, è possibile incappare in crepe più o meno profonde e, comunque, in grado di mettere a dura prova ammortizzatori e colonne vertebrali.

Da zona Nord a zona Sud, dal centro alla periferia, insomma, le opportunità di mantenersi in forma praticando sport – anche involontariamente – sono tante, non solo per gli automobilisti ma anche per i pedoni. Per entrambi, infatti, ogni percorso può trasformarsi da un momento all’altro in una lunga e sorprendente partita a golf a cui spesso è impossibile sfuggire, pur volendolo.

Se a Ganzirri, dopo una recente operazione di rimessa in sesto dell’asfalto, le poche buche rimaste sono quelle sui marciapiedi, lo stesso non si può dire per la Panoramica dello Stretto. Va detto, per onor di cronaca, che quello è un campo pensato esclusivamente per automobilisti e motociclisti, professionisti dello slalom, per i quali si aggiunge un’ulteriore difficoltà: quella di adeguarsi agli sbalzi del terreno, perché dove mancano le buche non mancano certo le crepe.

foto della strada dissestata della via nuova panoramica dello stretto – Messina

Il centro città non è certo da meno, il cuore di Messina non si fa mancare niente e, se a rendere nebulosi gli incroci del quadrilatero di viale San Martino è spesso la scarsa visibilità causata dalle auto parcheggiate ad angolo – livello base del parcheggio creativo – un ulteriore elemento di difficoltà può anche essere costituito da infossature abbastanza profonde da sembrare sottopassaggi, forse corsie preferenziali pensate apposta per il Bianconiglio, come quella di via Natoli, all’altezza del Parcheggio La Farina.

E, a proposito di parcheggi, come non apprezzare la scuola gratuita offerta dalle strade della nostra città? Se Messina brilla in merito a creatività dei posteggi è solo grazie all’allenamento cui i suoi abitanti si sottopongono giornalmente. C’è sempre un marciapiede rotto, un albero o un SUV parcheggiato a caso da aggirare. E, ovviamente, una buca.

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