Tarda la riapertura dei circoli sportivi a Messina, nonostante il Sindaco Cateno De Luca l’avesse annunciata. A segnalarlo è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Andrea Argento che sollecita l’Amministrazione ad accelerare i tempi e commenta aspramente l’operato della Giunta: «Un “balletto” di ordinanze contraddittorie che ha scombussolato i cittadini».
Nonostante il Dpcm del 26 aprile avesse dato il via libera, nel rispetto delle misure di sicurezza anti-conoravirus, alla riapertura dei centri sportivi, il primo cittadino di Messina aveva imposto lo “stop” con l’ordinanza del 3 maggio. Dopo qualche giorno il passo indietro, quantomeno annunciato, cui però non è seguita (ancora) alcuna modifica normativa. L’ordinanza di rettifica pubblicata stanotte, infatti, dispone alcune riaperture ma non parla di circoli o centri sportivi.
«La decisione dell’Amministrazione – commenta in proposito il capogruppo del M5S in Consiglio Comunale Andrea Argento – di non riaprire i circoli sportivi in città è stata del tutto immotivata e in contrasto con quanto disposto dal Governo nazionale e dalla Regione. Ha creato una disparità incomprensibile fra gli sportivi messinesi e obbligato le strutture cittadine a rimanere chiuse per giorni senza alcuna ragione plausibile, con tutti i disagi che ne conseguono».
«In base a quanto si apprende – prosegue – dopo l’inutile stop imposto lo scorso 3 maggio, la Giunta sarebbe pronta a correre ai ripari per modificare quanto disposto nell’ordinanza 143, consentendo alle strutture di riaprire, seppur parecchi giorni dopo rispetto al resto della Sicilia».
«Nel sollecitare l’Amministrazione ad accelerare il più possibile i tempi – conclude –, è evidente che si tratti in ogni caso di una decisione tardiva, che ha determinato delle inutili discriminazioni e ha contribuito ad alimentare ulteriore incertezza tra i cittadini, già scombussolati dal “balletto” di ordinanze contraddittorie (molte delle quali revocate dall’oggi al domani) a cui abbiamo assistito in questi mesi. Ritengo che in un momento difficile come quello che stiamo affrontando sia fondamentale mettere da parte qualsiasi smania di protagonismo, con decisioni estemporanee che creano solo confusione e polemiche».
(425)