Botta e risposta tra il presidente di AMAM, Salvo Puccio e l’ex consigliere comunale, Daniele Zuccarello, che ha acceso i riflettori sulla questione degli immobili in possesso dell’azienda che sono ancora abitati da ex dipendenti o dai loro eredi, senza alcun onere contrattuale.
Le affermazioni di Zuccarello
Tutto inizia ieri, quando Zuccarello ha posto la questione sotto l’attenzione dei media, spiegando che l’anno scorso il Sindaco De Luca aveva affrontanto il problema delle case cantoniere di AMAM, ma che da allora non è cambiato nulla: «Nel mese di Settembre del 2018, il Sindaco De Luca alzava la voce dichiarando di aver trovato ben 19 Immobili di AMAM disponibili e dichiarava a gran voce “è vergognoso che migliaia di cittadini attendano le case vivendo nelle baracche e il comune non si preoccupa di far sgomberare i propri immobili occupati abusivamente”. Ormai siamo abituati ai proclami social senza nessun fatto concreto a seguire – ha affermato Zuccarello. Meno male che a Messina, c’è chi non ha perso il “dono della memoria” ricordando ai Cittadini di aprire gli occhi».
Questo quanto riscontrato da Daniele Zuccarello:
- cinque immobili sono stati oggetto di contenzioso con sentenze definitive a favore di AMAM, a cui per ogni procedimento per “occupazione sine titolo” è stato riconosciuto oltre allo sfratto, a titolo di risarcimento 20.100 euro oltre a 300 euro al mese fino all’effettivo rilascio avvenuto;
- tre immobili sono oggetto di analogo contenzioso con udienze e discussioni previste tra gennaio e giugno 2019;
- quattro case sono occupate abusivamente;
- due sono inagibili ed inaccessibili;
- una è assegnata con ordinanza comunale del 1992 a dipendente attualmente in servizio;
- una è, attualmente con atto interno, assegnata a dipendente in servizio per controllo e guardiania magazzini e depositi esterni Amam;
- una è assegnata a dipendente andato in pensione da 10 mesi per cui si è proceduto nel richiedere formale rilascio e consegna chiavi;
- un immobile non è stato mai utilizzato ed è disponibile.
«Alcune di queste sono strutture utili a Magazzino – spiega Zuccarello – dove è necessaria la presenza di un custode, altre invece, devono essere ridate al Comune con indennizzo economico in quanto è passato un procedimento legale che ha sancito la proprietà e il giusto compenso. Gli immobili sono a completa disposizione del Comune di Messina, alcuni possono essere abitati immediatamente e, possono essere utilizzati per sopperire alla richiesta immobili per l’emergenza abitativa. Forse dobbiamo tutelare qualcuno? Magari qualche dipendente che ne fa uso ed è intoccabile?»
La risposta di AMAM
È stato il presidente di AMAM, Salvo Puccio, a rispondere all’ex Consigliere comunale: «Si vuole ringraziare Daniele Zuccarello, che non conosco personalmente, ma che leggo dalla stampa accendere i riflettori su una vicenda che ha davvero dell’incredibile; quella delle case cantoniere di AMAM, lasciate nella disponibilità di ex dipendenti senza alcun onore contrattuale da parte degli stessi ed a carico di AMAM e del Comune di Messina».
Secondo quanto spiegato dal Presidente di AMAM: «Per questi immobili, negli anni 2011-2012 si era proceduto ad avviare intimazioni agli occupanti per la relativa liberazione ma, nonostante per molti di essi sia arrivata sentenza definitiva a favore di AMAM, non si era proceduto, non si capisce perché e per quale volontà, alla liberazione mediante sfratto. Chi prima di noi amministrava Messina potrebbe dirci di più. Il Sindaco De Luca in persona, insieme a questo CDA di AMAM ha seguito personalmente la questione ed ha immediatamente operato per concludere ogni contenzioso e ritornare finalmente nella disponibilità degli immobili senza favoritismi ed immobilismo burocratico, da ricercare certamente altrove ed indietro negli anni ad altre amministrazioni, come stiamo parallelamente facendo».
Puccio spiega la situazione nel dettaglio: «Entrando nello specifico di quello che si è fatto da Agosto 2018, si precisa che gli immobili in gestione ad AMAM, nel corso degli anni, sono in totale 18 e non 19. L’Amministrazione De Luca si è occupata di provvedere alla liberazione del maggior numero di immobili possibile, imponendo una forte accelerazione anche in ordine alle lunghe procedure giudiziarie. Nello specifico, ad oggi, dei 18 immobili sono stati liberati 5: 2 immobili rilasciati nel corso dell’anno 2019 grazie all’azione dell’amministrazione De Luca, dei quali uno si riferisce alla metà della “Villa” citata dal Zuccarello e recuperati 8mila euro; 2 immobili, già liberati precedentemente, erano stati successivamente occupati abusivamente ed è stato richiesto da AMAM nel 2018 un sopralluogo effettuato da parte della polizia municipale per il relativo sgombero; 1 immobile rilasciato e riconsegnato al Comune il 19/09/2018 grazie alla mediazione dell’amministrazione De Luca e per il quale non è stato possibile recuperare nulla in quanto defunto l’assegnatario dell’immobile e non perseguibili i parenti occupanti in quanto non eredi».
Altri 7 immobili ad oggi sono liberi e nella disponibilità del Comune che: «dovrà intervenire per la loro agibilità visto che il rilascio spontaneo precedente era stato fatto senza richiedere alcun onere aggiuntivo per le casse comunali agli allora occupanti; sono in corso le stime economiche finalizzate in tal senso».
Restano da liberare 6 immobili di cui:
- per 2 immobili è in corso mediazione civile proposta dall’amministrazione De Luca ed uno dei quali si riferisce alla metà della “Villa” citata da Zuccarello;
- per 1 è stato promosso atto di precetto esecutivo dall’Amministrazione De Luca il 10 di settembre 2019;
- 1 contenzioso in atto – prossima udienza nel febbraio 2020;
- 1 assegnato a dipendenti in servizio per custodia e guardiania magazzino aziendale;
- 1 assegnato con ordinanza comunale a dipendenti in servizio AMAM per guardiania.
«Siamo certi – conclude Puccio – che quanto su esposto abbia chiarito i dubbi di Daniele Zuccarello al quale, si ripete, si vogliono porgere i ringraziamenti per averci dato la possibilità di comunicare un aspetto dell’azione amministrativa del Sindaco che non era stato adeguatamente pubblicizzato e che, come si vede, il Sindaco non ha aveva assolutamente dimenticato».
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