È stata, a tal proposito, istituita una Struttura di Missione formata da esperti, con lo scopo di stilare un rapporto consegnato nelle scorse settimane nelle mani del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
Il focus del lavoro del primo anno è stato la «Casa», la sicurezza a fronte di eventi sismici e la valutazione della combinazione di diversi fattori di rischio.
Il rapporto individua alcune grandi linee di azione:
- l’integrazione dei dati sul rischio naturale con la costruzione di un database analitico per Comune all’ISTAT;
- la sperimentazione di dieci cantieri progettuali distribuiti in Italia con l’obiettivo di dimostrare la possibilità di intervenire mettendo in sicurezza gli edifici senza allontanare le famiglie dalle proprie case se non per breve tempo ;
- il lancio di un programma di diagnostica per le aree e gli edifici a maggiore rischio;
- il lancio di un programma di costruzione di edifici scolastici sicuri in ciascuna comunità; la sperimentazione di politiche attive per la riduzione dell’esposizione con il Progetto Pilota Messina attraverso la cancellazione di diritti edificatori dalle aree a rischio verso aree sicure;
- una verifica delle principali politiche sulle periferie e sulle aree interne a partire dal fattore rischio;
- un programma di formazione per i cittadini e per i tecnici sulla consapevolezza delle diverse dimensioni del rischio;
- uno studio dei meccanismi di finanziamento per gli interventi di messa in sicurezza del Paese. Ad oggi tutti i passaggi del programma sono stati rispettati.
Le risorse per i cantieri sperimentali sono state messe a disposizione in Finanziaria (25 milioni di euro).
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