Cartelle pazze IMU. All’orizzonte una causa collettiva contro il Comune di Messina

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Giorni di disagi e proteste da parte dei cittadini di Messina che si sono visti recapitare a casa cartelle IMU scorrette, per lo più tasse da pagare che in realtà avevano già pagato. Oggi scende in campo l’associazione Consumatori Associati che chiede un confronto con l’Amministrazione e annuncia una possibile causa collettiva contro il Comune.

«I cittadini – ha esordito il presidente nazionale di Consumatori Associati, l’avvocato Ernesto Fiorillo – non possono essere il bancomat dell’amministrazione, saranno richiesti milioni di euro di risarcimento e la condanna per danno erariale».

Sono migliaia i cittadini che nelle scorse settimane sono stati coinvolti in questa vicenda e che si sono ritrovati a fare ore di fila davanti agli uffici del Comune per spiegare cosa sia successo, che loro quelle imposte non le devono pagare perché, in realtà, lo hanno già fatto. Il “caos” di questi giorni sembrerebbe essere stato generato dagli accertamenti avviati da Palazzo Zanca per creare la banca dati del contribuente e arginare l’evasione fiscale.

«Ben 23.000 cartelle pazze, costituiscono un tentativo da parte del Comune di Messina per costringere a pagare somme non dovute: è inaccettabile – ha commentato Fiorillo. La maggior parte delle cartelle IMU recapitate nelle ultime settimane sono frutto di errori pacchiani dove si avanzano pretese palesemente infondate in quanto riferite ad un debito tributario già pagato o caduto in prescrizione».

«Nella maggior parte dei casi – ha proseguito – i contribuenti, dopo essersi resi conto che l’atto ricevuto è del tutto infondato, non riescono però facilmente ad ottenere un provvedimento di annullamento. Mandare atti emessi nello stesso momento mediante procedure automatizzate, in assenza di un preventivo controllo e indirizzate a migliaia di contribuenti, ha creato una confusione totale negli uffici. Gli impiegati, difatti, non riescono a rispondere a tutte le richieste che ricevono, e a farne le spese, come al solito, sono i contribuenti che, pur avendo regolarmente pagato il proprio debito si trovano costretti ad affrontare file interminabili con ore di attesa senza la garanzia di vedere soddisfatte le proprie ragioni».

Gran parte delle cartelle IMU in questione sono ormai prescritte perché notificate dopo l’1 gennaio 2019, ha specificato inoltre il Presidente di Consumatori Associati. Per tutti questi motivi, l’associazione ha messo a disposizione dei propri associati un gruppo di avvocati pronto a opporsi alle “ingiuste richieste”.

È per porre rimedio a questa situazione che l’Associazione ha programmato un incontro che si terrà mercoledì 30 gennaio alle 11.00 all’Hotel S. Elia per spiegare come si intende procedere: opposizione, richiesta di risarcimento e di pagamento delle spese.

«Se tutti i cittadini aderiranno all’azione – ha precisato Fiorillo – il Comune potrebbe essere condannato al pagamento di decine di milioni di euro. Cosi il dissesto Palazzo Zanca se lo sarà procurato da solo».

«Chiediamo – ha concluso – un immediato provvedimento di ulteriore di proroga di 60 giorni per il pagamento e l’apertura di un tavolo di confronto entro 10  giorni, altrimenti avvieremo le opposizioni individualmente per ottenere risarcimento e la condanna del Comune per danno erariale».

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