Un semaforo distrutto e botti all’interno del cimitero monumentale di Messina. La notte di Capodanno non è trascorsa in tranquillità secondo quanto denunciato dal consigliere comunale Libero Gioveni.
«Il primo inqualificabile episodio – racconta l’esponente del gruppo misto – riguarda la distruzione dell’importante impianto semaforico di viale Gazzi, all’incrocio con l’ingresso delle “case gialle” di Santo Bordonaro, dove si è consumato uno dei più noti e rituali falò cittadini». Impianto fuori uso, quindi, già nella notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio, apparentemente a causa di un atto vandalico e, fino alle 9 di questa mattina, ancora non funzionante.
Inoltre, una scatola di fuochi d’artificio è stata ritrovata a pochi passi dalla piramide del Gran Camposanto. Episodio che, come ricorda il consigliere comunale, non è una novità per la città: «Anche nel Capodanno 2015 si sono registrate queste “genialità”, in quell’occasione testimoniate da qualche residente della limitrofa via Del Santo».
Libero Gioveni, quindi, oltre a sottolineare la vulnerabilità del nostro cimitero monumentale, non nuovo a intrusioni notturne, ha chiesto al Dirigente del Dipartimento mobilità urbana Mario Pizzino, di provvedere con la massima urgenza al ripristino dell’impianto semaforico a garanzia della pubblica sicurezza.
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