Il caos di Capo Peloro, le interminabili file di automobili, i parcheggi selvaggi ad ogni angolo, le automobili che bloccano il passaggio anche alle abitazioni dei residenti. Tutto questo dal 15 luglio potrebbe essere solo un ricordo.
Il 15 luglio, infatti, la situazione a Torre Faro cambierà. Cambierà per i residenti, ma cambierà anche per i bagnanti.
Il nuovo piano dell’Amministrazione comunale prevede l’apertura dell’area di sosta “Torri Morandi”.
A disposizione dei vacanzieri, dalle 9 alle 20, ci saranno circa 500 posti auto. Dopo aver parcheggiato il proprio mezzo, sarà possibile usufruire del bus navetta per arrivare nella zona dei lidi e della spiaggia libera. Il servizio costerà 2 euro al giorno, mentre gli altri parcheggi avranno un costo superiore: ben 2 euro l’ora. Esenti dal pagamento i residenti che, muniti di pass, potranno parcheggiare liberamente.
Per questo progetto, la Regione ha stanziato oltre 3 milioni di euro. Il parcheggio Torri Morandi, di proprietà dell’Enel, sarà disponile per i prossimi due mesi estivi.
Le posizioni per la soluzione adottata dall’Amministrazione Accorinti sono ovviamente contrastanti, decisamente contrastanti.
I residenti esprimono una “speranzosa” soddisfazione: soddisfatti per la soluzione, che impedirebbe loro di rimanere “intrappolati” nelle proprie case da quei maleducati che parcheggiano senza curarsi di niente e di nessuno, speranzosi perché temono che il piano, se non accompagnato da controlli e verbali, da solo non basti. Il timore, insomma, è che non ci siano opportuni controlli per chi non rispetterà le regole.
Totalmente opposta la posizione di chi, pur non vivendo nelle immediate vicinanze, vuole godere della spiaggia forse più suggestiva di tutta la provincia di Messina, ma non se lo può “permettere”. Per chi non volesse usufruire del servizio di navetta per raggiungere la spiaggia dal parcheggio, infatti, il costo di 2 euro l’ora per godersi il mare è decisamente proibitivo.
E’ nata sui social una campagna “anti- parcheggio Morandi”. Una parte di messinesi esprime infatti il proprio dissenso per la “ratifica” di quella che potrebbe diventare una sorta di spiaggia privata per residenti. Rivendicano, con tanto di appelli che si stanno diffondendo a macchia d’olio, il diritto di godere del mare senza dovere pagare cifre spropositate oppure parcheggiare dove prestabilito dal Comune.
Una spiaggia, due punti di vista.
Il primo bilancio si potrà comunque fare solo tra qualche settimana.
(1743)
E meno male che questa è un’amministrazione “dal basso”,. probabilmente si intende da basso quoziente intellettuale A parte chiusure di strade per incasinare la circolazione e provvedimenti che vanno contro la cittadinanza non sa far altro. Premesso questo sono favorevole alle zone pedonali e quant’altro giovi alla cittadinanza, ma con provvedimenti studiati e effettuati da persone COMPETENT e non da incapaci e/0 da persone che si stanno riciclando perché in passato relegati…………………………….