È da poco iniziato il mese di aprile e dei cantieri di servizi ancora nemmeno l’ombra: a segnalarlo, il consigliere comunale Libero Gioveni. L’avvio era stato annunciato dall’amministrazione De Luca nel 2021, pochi mesi prima delle dimissioni in blocco della giunta, ma a oggi, malgrado il finanziamento di quasi un milione di euro, l’impiego dei 500 lavoratori nei 34 cantieri non è ancora cominciato.
«Perché annunciare a Natale con la più becera enfasi da campagna elettorale che nel mese di gennaio i circa 500 lavoratori dei cantieri di servizio sarebbero stati nuovamente impiegati quando ancora al 4° mese inoltrato di attesa le convocazioni da Palazzo Satellite non arrivano?» se lo chiede il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, già intervenuto due mesi fa sulla stessa vicenda.
«Se da un lato – spiega – in qualche modo tagliare un nastro nella nuova via Don Blasco per aprire un tratto di strada ancora e tuttora inutile si può anche comprendere per un sindaco che abbandonando una città per le sue ambizioni personali voleva stupire la città con effetti speciali, dall’altro non si può accettare che con annunci ad effetto si sia infierito sulla pelle di tanti padri di famiglia disoccupati solo per acquisire consenso».
La somma stanziata dal governo regionale non sarebbe nelle mani del Comune, precisa Gioveni. «Il 25 febbraio scorso – ricorda – avevo avuto conferma ufficiale con la nota prot. 55582 firmata dal Dirigente del Dipartimento servizi alla persona Salvatore De Francesco che ancora non erano stati emessi i decreti di finanziamento che per la nostra città ammontano a 938.416,37 euro, e già questa la dice lunga sulle promesse troppo avventate fatte dall’ex Amministrazione».
Inoltre, sempre secondo il Consigliere, il Dipartimento dei servizi tecnici non avrebbe neppure nominato i RUP e i responsabili di cantiere, fatto che impedirebbe l’inizio dei cantieri di servizi. «Mi auguro, quindi – conclude – che finalmente su questa telenovela che sta lasciando nel limbo centinaia di nostri concittadini in stato di bisogno si possa mettere la parola “fine” sia, qualora non si fosse già provveduto, emettendo il decreto di finanziamento per Messina, sia procedendo alle nomine dei tecnici responsabili dei vari cantieri per farsi trovare già pronti per l’avvio delle attività».
(199)