«Non mi stupisce che Cacciola non abbia idea dei tempi e delle procedure necessarie per l’immatricolazione di un autobus» risponde così il presidente di ATM Pippo Campagna alle aspre critiche rivolte all’Amministrazione dall’ex assessore Gaetano Cacciola che, ieri, aveva posto in evidenza la mancata messa in circolazione dei bus elettrici.
«L’improvvido intervento – esordisce Campagna – ci costringe ad intervenire per fare chiarezza». Ieri, infatti, l’ex Assessore aveva attaccato la Giunta comunale sottolineando come, a distanza di 5 mesi dall’arrivo dei bus elettrici a Messina, questi non fossero ancora stati messi in circolazione e come tale scelta stia arrecando «danno economico e ambientale alla città».
Immediata la reazione del Presidente dell’Azienda che interviene per fare chiarezza sulla situazione. In sostanza, spiega, i bus elettrici non sono ancora stati messi in funzione per questioni logistiche e burocratiche: si sono dovuti avviare corsi di formazione per gli autisti, perché i mezzi in questione richiedono competenze specifiche; si è dovuto fare richiesta di immatricolazione; sono state necessarie una sessione di collaudo tecnico e l’installazione delle colonnine per la ricarica elettrica. Infine, gli ultimi 3 mezzi sono arrivati in città solo lo scorso 15 marzo.
Il tutto, chiarisce Campagna, ha richiesto una tempistica ben precisa che il Presidente scandisce nei suoi vari passaggi:
- 10 dicembre 2018 – Inoltrata la richiesta di immatricolazione autobus elettrici al Comune di Messina;
- 31 dicembre 2018 – Deliberazione Giunta Comunale per il trasferimento del diritto di usufrutto all’ATM;
- 7 gennaio 2019 – Inoltrata richiesta di nulla osta immatricolazione all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità;
- 11 febbraio 2019 – Rilascio, da parte dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture della Mobilità, autorizzazione dell’immissione degli autobus del parco rotabile del servizio urbano di Messina;
- 18 marzo 2019 – Prima sessione di collaudo tecnico a cura della Motorizzazione Civile per il rilascio del certificato di approvazione ed immatricolazione con successive emissione del foglio di via ed assegnazione delle rispettive targhe dei 13 autobus relativi alla prima fornitura.
«Le predette attività – aggiunge Campagna – sono state espletate per i primi 13 autobus, di cui 2 risultano già in copertura assicurativa RCA per il pre-esercizio finalizzato a testarne l’autonomia d’esercizio su specifiche linee, cui seguiranno i rimanenti 11. Sono state inoltre installate all’interno del deposito ATM, le prime colonnine di ricarica elettrica degli autobus elettrici».
Inoltre, specifica ancora il Presidente dell’Azienda del Trasporto pubblico locale di Messina, occorre tenere in considerazione che bisogna mettere da parte i fondi per il ricambio delle batterie, che va effettuato ogni 5 anni, e che, al momento, si sta ancora definendo con la Regione Sicilia il «corrispettivo del contributo chilometrico che dovrà essere riconosciuto per l’utilizzo degli autobus elettrici».
Spiegato il perché di questi tempi lunghi, Pippo Campagna risponde direttamente a Cacciola: «Un buon amministratore – afferma – saprebbe che per completare le procedure di immatricolazione e collaudo di un autobus ci vogliono parecchi mesi. Cacciola non lo sa e quindi… dà i numeri».
«Il Cacciola – conclude il Presidente di ATM – farebbe bene a spiegare come ha fatto a non accorgersi in 5 anni che l’ATM avesse accumulato un indebitamento di 6 milioni di euro per il mancato pagamento delle forniture di energia elettrica, quella che serviva e serve a far andare avanti il tram e che, d’ora in avanti, servirà anche per alimentare gli autobus elettrici».
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