Il progetto “L’Estate addosso” lanciato dal Comune di Messina per offrire 650 borse lavoro da 600 euro mensili ad altrettanti giovani della città sembrerebbe aver riscosso un certo successo: in totale, infatti, sono state presentate circa 1.100 domande, 966 delle quali sono state ammesse. Palazzo Zanca si è quindi corso ai ripari per garantire la copertura finanziaria per tutti.
Il bando è stato pubblicato a fine giugno con scadenza fissata al 5 luglio (poi prorogata all’8) e prevede 650 borse lavoro, sotto forma di voucher per altrettanti giovani residenti a Messina che durante l’estate vorranno lavorare all’interno delle aziende aderenti all’iniziativa. In sostanza, si tratta di stage pagati di 25 ore settimanali, da suddividere anche in 5 ore al giorno, per i giovani tra i 16 ed i 25 anni che rispondano a determinati requisiti (disoccupati o inoccupati, con ISEE inferiore o pari a 25mila euro).
Chiusi i termini per la presentazione delle istanze, però, quelle ammesse superavano di una buon numero quelle previste dai finanziamenti. Per garantire a tutti la possibilità di partecipare, la Giunta De Luca ha individuato nuovi finanziamenti, aumentando di circa 500mila euro lo stanziamento iniziale.
Ad annunciarlo è stato il sindaco di Messina, Cateno De Luca: «Sono arrivate circa 1.100 istanze, ne sono state ammesse 966. Dei ragazzi che hanno fatto domanda, 650 inizieranno i colloqui nei prossimi giorni, visto che c’è già per loro la copertura finanziaria. Stanotte però abbiamo trovato la copertura finanziaria per includere anche gli altri 300 giovani che altrimenti sarebbero rimasti fuori. Così tutte le istanze ammesse saranno finanziate, non voglio deludere nessun ragazzo che ha manifestato l’intenzione di fare un’esperienza lavorativa. Anzi, sono orgoglioso di loro».
La misura, ha aggiunto, diventerà strutturale, vale a dire che sarà replicata anche il prossimo anno, ma con tempistiche più ampie: «Il bando – ha spiegato il Primo Cittadino – sarà fatto a maggio e si comincerà poi il 1° luglio. Quest’anno abbiamo messo 1 milione e 300mila euro e ora ne stiamo mettendo altri 500 circa. Per il prossimo anno partiremo con 3 milioni di euro per arrivare, in caso di necessità, a 4. È un modo per far fare esperienza ai giovani, nell’ambito della legalità. Le attività saranno coordinate da Messina Social City».
«Credo – ha concluso De Luca – sia un modo per sostenere i giovani facendoli però sentire utili. La logica opposta rispetto al reddito di cittadinanza, che mortifica chi lo riceve e rende indegno chi lo dà».
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