Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, non molla la presa sul piano Tari per il 2021 e tenta un’altra strada firmando una determinazione sindacale che, di fatto, mira a invalidare la bocciatura da parte del Consiglio Comunale approvando ugualmente le nuove tariffe. Chiede però al Civico Consesso una presa d’atto di questo provvedimento e assicura, in diretta Facebook, il rinnovo del contratto per 32 operatori di MessinaServizi Bene Comune.
Ancora tensioni tra le pareti di Palazzo Zanca ed in particolare tra il Primo Cittadino e il Consiglio Comunale che, oggi, si riunirà per discutere “la presa d’atto relativa all’approvazione variazione delle tariffe (corrispettivi tariffari all’utenza) ai fini della Tassa sui Rifiuti (TARI) anno 2021 e contestuale presa d’atto della validazione del PEF 2021”. A proporre l’ordine del giorno, alcuni dei consiglieri – tra gruppo misto e Forza Italia – che avevano detto “sì” alla precedente delibera presentata dalla Giunta. Nonostante il parere contrario del Segretario Generale e del presidente del Consiglio, Claudio Cardile, che ha definito la Seduta di oggi «un inutile dispendio di risorse pubbliche», oggi il Civico Consesso si riunirà alle 18.00 per votare la presa d’atto.
Nel frattempo, il sindaco De Luca ha annunciato in diretta Facebook dal Salone delle Bandiere, alla presenza dell’assessore Dafne Musolino e del presidente di MessinaServizi Bene Comune, Giuseppe Lombardo, il rinnovo del contratto per 32 lavoratori e lavoratrici dell’Azienda.
«Per poter proseguire con il mio provvedimento – ha affermato il Sindaco di Messina – dobbiamo fare un’operazione con il Consiglio di Amministrazione per i lavoratori che sono a tempo indeterminato. Ci sarà una fase di cassa integrazione, perché il provvedimento che ho assunto è subordinato all’approvazione da parte dell’agenzia di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera). È importante la Seduta di domani (oggi, ndr) del Consiglio Comunale perché questo può prendere atto del mio provvedimento e consentire all’Arera di supportare la mia decisione».
«Probabilmente – ha aggiunto – i consiglieri non prenderanno atto del mio provvedimento. Una volta conclusa la Seduta, trasmetterò tutto all’Arera e chiederò urgentemente un’audizione per spiegare la vicenda e sostenere al meglio che il provvedimento che ho fatto è legittimo, che è giusto che la Società proceda con il piano di investimenti e che l’aumento del 9% è semplicemente legato a una legge che è cambiata rispetto all’anno scorso».
«Spero che il Consiglio Comunale – ha proseguito De Luca – prenda atto e dia al Sindaco elementi in più per presentarsi davanti all’Arera. La presa d’atto non rende valido il provvedimento, sia chiaro, però più elementi si portano verso una direzione, meglio è. Non capisco perché il Civico Consesso debba stare dall’altra parte della barricata».
Oggi, quindi, la “resa dei conti” – a quanto pare ininfluente, almeno a livello pratico. Il Consiglio Comunale dovrà quindi decidere se prendere atto o meno del provvedimento che di fatto lo scavalca, delegittimando in qualche modo la sua stessa votazione contro il Piano Tari 2021. In ogni caso, il presidente Cardile, ha comunicato che inoltrerà gli atti relativi alla Seduta alla Corte dei Conti «per tutte le valutazioni del caso».
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