L’incidente che ieri si è verificato sul viale Boccetta è una tragedia annunciata. Sembra essere questo il pensiero di molti. Le criticità del passaggio dei tir lungo quell’arteria non sono certo una constatazione recente. Il tamponamento di ieri non ha confermato dubbi ma rafforzato certezze. E non potevano mancare le polemiche che naturalmente hanno accompagnato la tragica vicenda.
Alla luce di quanto accaduto, Fast Confsal e Ugl Mare e Porti hanno sottolineato «come il porto di Tremestieri nella sua completa funzionalità sia fondamentale anche per la sicurezza della cittadinanza sia al livello urbano che ambientale».
«Negli ultimi mesi del 2014 e in questo inizio del 2015 – aggiungono i due sindacati – la giunta comunale che aveva come primo punto la battaglia contro i Tir in città nella loro propaganda elettorale non abbia sollevato alcuna polemica né agito con azioni forti in merito alle questioni riguardanti il porto di Tremestieri. Si registra, inoltre, che la giunta Accorinti dall’apertura del Terminal nel 2006 detiene il record del passaggio dei tir dal centro e della tempistica relativa alla chiusura per insabbiamento degli approdi. Crediamo che le scuse da parte della stessa giunta nei confronti dell’intera cittadinanza dovrebbero essere doverose».
Sulla sua pagina facebook, il consigliere di quartiere Francesco Palano Quero scrive: «Dopo trent’anni e decine di morti sotto le ruote dei Tir, approdi che si insabbiano, ordinanze che si modificano, fasce orarie non rispettate, ecopass di cui non si ha contezza, ieri ennesima tragedia sfiorata al Boccetta. Questo è un segnale. O Amministrazione e Autorità, ognuno per propria competenza, trovano le soluzioni per la sicurezza dei cittadini, (il Consiglio della Quarta Circoscrizione ha formalizzato in passato le sue proposte), ovvero non resta che mobilitarci. Come quando da adolescente seguivo Saro Visicaro, insieme al mio istituto l’Archimede e a migliaia di cittadini, che chiamava tutti a sfilare fino alla Caronte o a bloccare il Boccetta. E Renato Accorinti urlava al megafono. Basta morti sulle strade e sotto le ruote di un camion. Ne abbiamo già visti troppi. Unica nota positiva: finalmente la Procura ha aperto un fascicolo sulla vicenda approdo di Tremestieri. Era ora».
Sembrerebbe, infatti che anche la Procura si stia interessando alla questione dei continui insabbiamenti del porto di Tremestieri, che in passato era già stato oggetto di inchieste.
Anche Saro Visicaro ha affidato il suo rammarico al social network: «A cosa serve? Quando ti trovi amministratori incapaci. Nella migliore delle ipotesi. Da mesi chiediamo interventi concreti e la risposta è il silenzio oppure i soliti anatemi. Questo è lo stato delle cose. I giganteschi imbrogli sul traghettamento, sugli approdi mettono a repentaglio la nostra stessa vita. Quella dei nostri figli».
Sulla pagina di “Basta Tir a Messina” il dito è puntato contro l’assessore Gaetano Cacciola: «Assessore Cacciola ha qualcosa da dire? Se oltre a non fare nulla per la nostra sicurezza non ha nulla da dire che ricopre a fare l’incarico per il quale la paghiamo?».
Il capitolo Tremestieri, ora più che mai, necessita di una conclusione adeguata, di una risoluzione adatta alle esigenze di una città martoriata. Intanto, ieri il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, ha inviato una lettera al Prefetto, al Comandante della Capitaneria di porto e al Sindaco per chiedere una convocazione a Palazzo del Governo e discutere l’annoso problema dell’insabbiamento continuo degli approdi.
Giusy Gerace
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