L’ex Caserma “Gasparro” di Bisconte tornerà ad essere un centro di accoglienza per i migranti, cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. A confermarlo è il verbale di gara pubblicato sul sito della Prefettura di Messina. La decisione, però, non convince il consigliere della Terza Municipalità Alessandro Cacciotto che, in passato, insieme al collega in Consiglio Comunale Libero Gioveni, aveva proposto di trasformare la struttura in un centro Polifunzionale.
Facciamo un passo indietro. Il 20 settembre 2022 la Prefettura di Messina ha pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse finalizzato all’affidamento della gestione del servizio di accoglienza e assistenza dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale che arrivano in città.
L’avviso era in scadenza il 28 settembre, le offerte arrivate sono state sei, quella ritenuta migliore è stata quella presentata dalla Cooperativa Sociale Sorriso di Canicattì, in provincia di Agrigento, che ha presentato una percentuale di ribasso del 21% sul prezzo a base d’asta di 24,19 euro pro die- pro capite, oltre IVA se dovuta, per un importo di aggiudicazione pari a 19,11 euro pro die-pro capite, oltre IVA se dovuta e sul prezzo di 150,00 euro per la fornitura del Kit di primo ingresso, per singolo migrante, oltre IVA (se prevista) per un importo di aggiudicazione pari a 118,50 euro.
Appresa la notizia, il consigliere della III circoscrizione, Alessandro Cacciotto (Fratelli d’Italia), ha espresso alcune perplessità e rammentato una vecchia proposta avanzata insieme al consigliere comunale Libero Gioveni, quella di trasformare l’ex Caserma “Gasparro” di Bisconte in un centro polifunzionale di spazi per giovani, centri per anziani, centri sportivi e culturali.
«Questa idea sul centro Polifunzionale – precisa Cacciotto – nasce prima che l’ex Caserma fosse concepita, come successo negli anni, in centro hot spot e centro accoglienza. Qualche residente nei giorni scorsi mi ha contattato, vedendo l’avvio di alcuni lavori presso l’ex caserma, chiedendomi notizie. Senza voler essere ipocrita, il pensiero va anche ad alcuni episodi, conosciuti pubblicamente, accaduti nel recente passato, che purtroppo hanno messo in seria allarme diversi residenti di Bisconte e che mi auguro non accadano più. Il tema però non è l’accoglienza che va, nel rispetto della legge, garantita».
«Il tema – aggiunge il consigliere della III Municipalità – è un altro ed è quello del futuro della ex caserma di Bisconte. Cosa si vuole fare di questa grande struttura dalle grandissime potenzialità? Il mio invito è vedere cosa si è fatto a Bari, con l’ex caserma Rossani divenuta recentemente un parco polifunzionale. Nei prossimi giorni, chiederò un incontro, che avevo già programmato di chiedere dopo l’estate, con il Sindaco e con il Prefetto, unitamente al Consiglio della Terza Municipalità, per capire se esiste una prospettiva sull’utilizzo dell’ex struttura militare».
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