«Ormai è chiaro, la continuità territoriale e la possibilità di garantire ai siciliani prezzi scontati sui biglietti aerei da e per Comiso e Trapani, sono le ultime preoccupazioni del governo Musumeci. Non si spiegano altrimenti i colpevoli e reiterati ritardi della Regione a fornire allo Stato i documenti e le informazioni necessarie a fare partire l’operazione».
E’ l’attacco del Deputato del M5S all’Ars Giancarlo Cancelleri, che denuncia le carenze della Regione e della Presidenza Musumeci nell’attivazione delle procedure per garantire ai siciliani la continuità territoriale. Tema molto caro a tutti gli isolani, sopratutto i fuori sede che in occasione delle vacanze devono affrontare spese di viaggio importanti per poter raggiungere i cari e trascorrere le feste in famiglia.
Il problema è che la documentazione richiesta dal Ministero alla Regione Sicilia entro il 6 dicembre, per far proseguire l’iter per il riconoscimento della continuità territoriale, non è ancora stata inviata a Roma.
Per ricostruire quanto accaduto, come si legge nell’interrogazione presentata, a febbraio 2018 l’Assemblea regionale siciliana aveva approvato una mozione con cui il governo della Regione si era impegnato ad avviare le interlocuzioni necessarie per ottenere agevolazioni per gli spostamenti aerei, marittimi e ferroviari. L’obiettivo era, quindi, un regime di continuità territoriale in tutta la Sicilia.
A seguito dei primi confronti, la regione, l’Enac e la direzione generale del trasporto aereo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, avevano individuato risorse per 31,5 milioni di euro per l’attivazione dei nuovi collegamenti con gli aeroporti di Comiso e Trapani.
Oggi il deputato Cancelleri prosegue nella sua denuncia affermando che «da quando il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco, a giugno scorso, è venuto in Sicilia ad annunciare la disponibilità di fondi statali per l’operazione, non è cambiato niente. Ci sono stati solo incontri a vuoto, sollecitazioni statali e documentazione non inviata. È paradossale che sia lo Stato a pressare, quando dovrebbe essere proprio il contrario, visto che la Sicilia avrebbe un grandissimo beneficio dall’operazione».
«Con molta probabilità – continua il deputato del Movimento 5 Stelle – se la Regione non ci avesse dormito sopra, facendo passare inutilmente 6 mesi dal primo incontro, per Natale si sarebbero potuti avere i primi risultati e i primi biglietti aerei a prezzi ribassati per i siciliani che tornano in Sicilia a trascorrere le vacanze e invece siamo ancora al punto di partenza».
Sul piatto della continuità territoriale ci sono 31 milioni di fondi nazionali e 15 milioni di fondi regionali.
«In questa vicenda – conclude Cancelleri – il Movimento 5 Stelle, sia regionale che nazionale, sta dimostrando di avere a cuore il diritto alla mobilità dei siciliani, facendoli sentire isolani e non isolati, e sta dimostrando grande attenzione per gli aeroporti di Trapani e Comiso che, evidentemente, il governo regionale vuole far morire».
Per il momento, quindi, nulla di fatto. Se la Sardegna discute le nuove offerte per usufruire della continuità territoriale, ai siciliani non resta che organizzare i propri spostamenti con largo anticipo e un pò di fortuna.
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