Si chiude il bando “Fiumara d’Arte” con la presentazione di 230 proposte per la rigenerazione del museo a cielo aperto d’arte contemporanea voluto dall’artista e mecenate Antonio Presti nel comprensorio di Tusa. Il progetto è stato promosso dall’Università degli Studi di Messina (UniMe) e dalla Fondazione Fiumara d’Arte. Nei prossimi giorni verrà formata una giuria che si occuperà di selezionare 13 opere d’arte tra quelle presentate.
Il progetto mira alla creazione di veri e propri “belvedere dell’anima”, installazioni artistiche temporanee che saranno posizionate accanto ad opere già esistenti per poi essere spostate, di volta in volta, in altri luoghi, sempre all’interno del territorio siciliano.
Il bando Fiumara d’Arte
Il bando “Fiumara d’Arte” – lanciato lo scorso gennaio – fa parte del progetto FISR “La rifunzionalizzazione del contemporaneo”, per il quale sono stati stanziati oltre 500mila euro. Sono previste due sottosezioni, una (junior) aperta ad artisti, architetti e designer nati dopo il 31 dicembre 1979, l’altra (senior) per maestri artisti, architetti e designer già affermati. Il riscontro ottenuto è di grande importanza, confermando come in questo particolare periodo è necessario investire sull’arte e sulla cultura.
Dove andranno le opere scelte?
I lavori scelti all’interno del bando “Fiumara d’Arte” saranno poi realizzati in spazi pubblici e luoghi condivisi, e inizialmente collocati nelle aree circostanti e prossime – con le rispettive infrastrutture di viabilità – alle sculture monumentali denominate “Monumento ad un Poeta Morto” di Tano Festa, “La Materia Poteva non Esserci” di Pietro Consagra, “Piramide – 38° Parallelo” di Mauro Staccioli, “Energia Mediterranea” di Antonio Di Palma, “Stanza di Barca d’Oro” di Hidetoshi Nagasawa, “Una curva gettata alle spalle del tempo” di Paolo Schiavocampo, “Labirinto di Arianna” di Italo Lanfredini, “Arethusa” di Piero Dorazio e Graziano Marini, “La via della Bellezza” di 40 artisti, appartenenti al ciclo monumentale di “Fiumara d’Arte” nel comprensorio di Tusa (in provincia di Messina).
UniMe e Fiumara d’Arte insieme per i “belvedere dell’anima”
Soddisfatto il Rettore dell’Ateneo Peloritano, il prof. Salvatore Cuzzocrea: «L’Università degli Studi di Messina – commenta – ha fortemente difeso questo progetto, anche di fronte alle diverse difficoltà incontrate in questi ultimi anni, ottenendo dal Ministero le proroghe e le rimodulazioni necessarie per completarlo. Anche in un momento particolarmente delicato qual è quello attuale, abbiamo voluto impegnare importanti risorse per contribuire allo sviluppo di un settore come quello dell’arte e del design e per implementare la ricerca. Oltre al bando per le opere che saranno realizzate a “Fiumara d’Arte”, infatti, abbiamo assegnato 15 tra borse e assegni di ricerca. La collaborazione con Antonio Presti e con la Fondazione, inoltre, ribadisce il ruolo strategico dell’Ateneo per il nostro territorio”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’artista e mecenate Antonio Presti, promotore dell’iniziativa: «Sono molto felice di intraprendere questo cammino di creatività con l’Università di Messina. In un momento storico di depressione culturale – sottolinea –, la nascita di queste nuove opere contribuirà ad una nuova manifestazione della bellezza. Una grande occasione di creatività e di rigenerazione, proiettando lo sguardo sempre al futuro, un percorso di impegno artistico, politico e sociale. Credo che la grande partecipazione al bando, in questo momento di emergenza, sia stata la conferma del primo obiettivo raggiunto, quello di ritrovare e rincontrare lo spirito della creatività, restituendo tanta gioia a tutti i partecipanti».
(In foto il “Labirinto di Arianna” di Italo Lanfredini)
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