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Banca dati sullo Stretto di Messina. La lettera di De Luca a Musumeci

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Dopo il “sì” del Consiglio dei Ministri all’annullamento dell‘ordinanza che registrava e regolava il transito sullo Stretto di Messina, il sindaco Cateno De Luca annuncia il ritiro del documento e chiede al Presidente della Regione Nello Musumeci di “adottare” la banca dati e di usarla per la registrazione dei passeggeri in arrivo in tutti i porti della Sicilia.

A chiedere l’annullamento straordinario dell’ordinanza era stato il Ministero dell’Interno che, ottenuto parere favorevole dal Consiglio di Stato, ha portato la proposta in Consiglio dei Ministri. Anche il Governo ha detto “sì” all’annullamento ma, prima che tutto si ufficializzasse con il Decreto del Presidente della Repubblica, il primo cittadino di Messina ha deciso di ritirare l’ordinanza e di chiedere al Presidente della Regione di utilizzare la banca dati.

L’ordinanza, la 105 firmata dal sindaco De Luca, prevede che chi intenda passare dallo Stretto di Messina per approdare in Sicilia debba registrarsi 48 prima all’interno di una banca dati. Il provvedimento però, secondo il parere del Consiglio di Stato, tra le altre cose, era stato emanato andando oltre ciò che è di competenza dell’Amministrazione locale.

La lettera di Cateno De Luca a Nello Musumeci

Pubblichiamo, di seguito, la lettera inviata dal sindaco di Messina, Cateno De Luca, al presidente della Regione Nello Musumeci per chiedergli di “adottare” la banca dati e di usarla per far prenotare e registrare i passeggeri in arrivo in tutti i porti della Sicilia.

«Come di certo Lei saprà, nella tarda mattinata odierna, il Consiglio dei Ministri si è riunito ed ha deliberato in senso favorevole alla proposta del Ministro dell’Interno per l’annullamento straordinario, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 138 D. Lgs. 267/2000, della Ordinanza Sindacale del Comune di Messina n. 105 del 5 aprile 2020».

«[…] ​Sebbene il procedimento non si sia ancora definito, dovendo attendere la pubblicazione del Decreto da parte del Presidente della Repubblica, e impregiudicato il diritto di eventualmente proporre impugnazione avverso lo stesso non appena avrò modo di leggere le motivazioni che hanno sorretto la delibera del Consiglio dei Ministri, il mio alto senso di rispetto per le Istituzioni mi impone di sospendere immediatamente l’utilizzo della banca dati online, anche al fine di non incorrere in eventuali provvedimenti di sospensione e/o decadenza che priverebbero la mia comunità del Primo Cittadino in un momento altamente drammatico come quello attuale».

«Allo stesso tempo, però, la mia coscienza mi impone di non abbandonare questo strumento a se stesso e di non gettare alla malora il grande lavoro svolto dai tecnici e dalla Polizia Municipale nell’ultimo mese, perché ciò che mi preme in via esclusiva e prioritaria è la tutela della salute dei siciliani, che stanno sopportando da oltre un mese delle rigide prescrizioni e che, come è comprensibile, patiscono questo continuo accesso di viaggiatori sull’Isola come una concreta minaccia per la loro salute e una fonte di possibile contagio del coronavirus.

​Il sistema di registrazione on-line “Si passa a condizione”, che ieri 8 aprile 2020 è entrato in vigore, ha dimostrato tutta la propria efficacia e validità, avendo consentito di accertare il numero esatto di passeggeri che ieri sono arrivati in Sicilia attraverso la rada San Francesco ed il Porto Storico di Messina, distinguendoli tra pendolari e passeggeri occasionali, ed individuando per ciascuno di essi la destinazione del viaggio in modo da potere avvisare i Sindaci dei vari comuni del loro arrivo e garantire l’effettivo controllo delle procedure di autoisolamento».

​«Proprio la verifica pratica dell’efficacia e dell’efficienza di tale strumento, che consente una pre-verifica delle motivazioni dello spostamento e accelera enormemente i tempi per l’esecuzione dei controlli dei passeggeri sbarcati sull’Isola, mi impone di rivolgerLe un sincero ed accorato appello affinché Lei, Presidente, anche nella Sua qualità di Autorità Sanitaria Regionale, adotti la banca dati di registrazione on-line “si passa a condizione” per monitorare gli sbarchi sull’Isola in tutti i porti siciliani. Solo in tal modo sapremo finalmente qual è l’esatto numero di viaggiatori, pendolari e passeggeri occasionali, che ogni giorno solcano il suolo siciliano e ci potremo garantire e tutelare da ingressi indiscriminati da parte di soggetti scellerati (e ne abbiamo avuti molti casi) che non rispettano l’isolamento fiduciario e non possono essere sottoposti alla vigilanza sanitaria».

​«Mi permetto di farLe osservare che anche il Presidente della Regione Sardegna ha adottato, con propria Ordinanza n. 9 del 14 marzo 2020 (prorogata con Ordinanza n. 13 del 25 marzo 2020 fino al 3 aprile 2020 e con ulteriore Ordinanza n. 15 del 3 aprile 2020 fino al 13 aprile) il medesimo sistema di controllo mediante la previa registrazione dei passeggeri che intendono fare accesso in Sardegna sulla piattaforma della Regione Sardegna, attuando un sistema di controllo sanitario a tutela dei suoi conterranei».

​«Mi urge ulteriormente farLe notare che proprio nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio dei Ministri, innanzi alla accusa rivoltagli dagli organi della stampa che lamentavano la tardività con la quale il Governo aveva dichiarato la Lombardia zona rossa, ha richiamato alla mente di tutti il ruolo primario che, nella tutela sanitaria, è accordato in via prioritaria al Presidente della Regione e le conseguenti responsabilità che ne derivano in capo allo stesso, respingendo ogni accusa in capo al Suo omologo lombardo».

​«Signor Presidente, non perda l’occasione di tutelare effettivamente la salute di noi Siciliani, ed adotti il prima possibile questo sistema di registrazione on-line che, in un solo (ed unico) giorno di applicazione ha reso i controlli degli accessi nello Stretto di Messina finalmente effettivi, rapidi e sicuri».

​«Confido nel Suo altissimo senso di dovere istituzionale e di responsabilità ed attendo con fiducia le Sue determinazioni al riguardo».

Altre questioni: le corse dei traghetti sullo Stretto di Messina e le mascherine

Nella sua lettera al presidente della Regione, Nello Musumeci, il sindaco di Messina, Cateno De Luca, solleva però anche altre questioni: la necessità di aumentare le corse dei traghetti e la difficoltà di ottemperare all’obbligo di utilizzare le mascherine – in luogo pubblico quando non è possibile mantenere la distanza di sicurezza – visto che tali dispositivi risultano a oggi difficili da reperire.

«​Prima di concludere la presente nota, mi corre l’obbligo di affrontare ancora una volta il tema dei trasporti dei passeggeri sullo Stretto di Messina, facendoLe osservare che la riduzione delle corse a n. 4 A/R da Messina a Villa S. Giovanni e da Messina a Reggio Calabria, entro la fascia oraria delle 6:00-21:00, come disposto all’art. 5 della Sua ultima Ordinanza n. 15 dell’8 aprile 2020, è insufficiente a garantire delle condizioni dignitose di viaggio per i pendolari che ogni giorno attraversano lo Stretto. Per tale ragione Le chiedo di aumentare il numero delle corse di almeno altre 2 corse giornaliere A/R».

​«Infine, Signor Presidente, sempre con riferimento alle prescrizioni introdotte con la Sua ultima Ordinanza n. 15 dell’8 aprile 2020, in merito all’obbligo di indossare la mascherina, mi corre l’obbligo di rammentare che tali dispositivi di protezione sono quasi introvabili e che sulla vendita degli stessi si assiste oramai ad un continuo rialzo del prezzo spesso a causa di logiche di mercato estranee alla volontà degli stessi rivenditori locali che, a loro volta, le acquistano a prezzi esorbitanti. Per tale ragione, Le chiedo di provvedere Lei stesso, che pochi giorni fa ha ricevuto all’aeroporto di Palermo un rifornimento di mascherine provenienti dalla Cina, a fornire alla città di Messina una scorta di almeno 500.000 mascherine che verranno distribuite a tutti i cittadini

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