Messina. Sono trascorsi tre mesi e ancora l’Autorità Portuale non ha fornito alcun riscontro alle osservazioni sulla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) presentate dal movimento Cambiamo Messina dal Basso, unitamente a Legambiente Messina, Italia Nostra e CUB.
A gennaio Cambiamo Messina dal Basso aveva richiesto alcuni chiarimenti e integrazioni al documento, carente in alcuni punti, prodotto dall’Autorità Portuale per l’approvazione del Piano Regolatore Portuale.
Un silenzio assordante se si tengono in considerazione gli errori evidenti riscontrati nel Valutazione Ambientale presentata dall’Autorità Portuale: incongruenze nella cubatura edilizia, paragrafi mancanti e deduzioni basate su dati risalenti al 2002, quindi “certamente obsoleti” (come si legge nelle osservazioni di CMdB, ndr), inquinati dal fatto che essi prevedevano la presenza del Ponte già a partire dal 2012.
«L’Autorità Portuale – scrivono i membri di CMdB – in questi 90 giorni, avrebbe dovuto recepire le osservazioni pervenute e attuare la modifica alla bozza di VAS presentata, come da Decreto Presidenziale del 8 luglio 2014, n. 23 della Regione Siciliana, art. 11. Ad oggi, non solo non si ha notizia alcuna della nuova versione di VAS, ma non si ha avuto nemmeno alcun riscontro (se non la ricevuta elettronica di una PEC) alle osservazioni presentate, né la loro pubblicazione, come previsto dall’art.10 (se non sul nostro sito cambiamomessinadalbasso.it)».
E questa mancanza di risposta suona come un allarme per coloro che credono e sperano nella rinascita di Messina: «Ci allarma il constatare come del celeberrimo Patto per la Falce si continui a non avere alcun segno. Ci allarma il fatto che ci si avvicina alle elezioni amministrative di giugno senza la naturale conclusione di un processo che avrebbe dovuto e potuto essere chiuso già da tempo, con l’obiettivo di un rilancio concreto della Falce e del porto di Messina».
Gli attivisti di CMdB arrivano a ipotizzare che ci sia un secondo fine nei ritardi dell’Autorità Portuale: «Il sospetto che quest’amministrazione portuale possa voler arrivare a rendere operativo l’atteso atto, sotto il controllo di un altro sindaco, potrebbe insinuarsi».
Il movimento CMdB chiede, quindi, all’Autorità Portuale chiarimenti sulle motivazioni di questo ritardo e di pubblicare il contenuto delle osservazioni ricevute, non solo dai soggetti citati, ma da chiunque altro, pubbliche amministrazioni e privati cittadini, abbia presentato rilievi.
Oltre a queste delucidazioni è necessario, continua il CMdB «avere informazioni sullo stato della nuova VAS, che il Gruppo di lavoro nominato avrebbe già dovuto concludere e quanto sia complessivamente costata la procedura di valutazione ambientale (anche a seguito delle integrazioni di contratto n.1117 del 27/05/2014 di 65mila € e n.1194 del 21/01/2015, di 50mila €)».
Il movimento CMdB chiede, infine, al Sindaco di Messina di farsi garante della conclusione di questo percorso in tempi brevissimi «senza lasciare nulla di intentato e di sospendere, fino a quel momento, ogni controprestazione in caso di corretto adempimento da parte degli altri sottoscrittori del Patto».
«In particolar modo – conclude la nota diffusa da CMdB – si chiede al Sindaco Renato Accorinti di non abbandonare il giudizio pendente presso la Corte d’Appello per il recupero alla cittadinanza di un’area fondamentale per il futuro di Messina, qual è la Falce».
(214)