Attraversamento Stretto di Messina. «“Medici eroi”, parole al vento?»: l’appello dell’Ordine dei Medici

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«“Medici Eroi” sono parole al vento o una solida realtà?» comincia così la nota inviata dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Messina che lancia un appello alle autorità locali per chiedere delle agevolazioni per il personale sanitario che ogni giorno attraversa lo Stretto.

Pur manifestando il «massimo apprezzamento nei confronti del sistema ideato di controllo e vigilanza dell’attraversamento», il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Messina, Giacomo Caudo, chiede alcuni accorgimenti, alla luce dei sacrifici e del lavoro svolto in questi mesi dal personale sanitario a causa dell’emergenza coronavirus.

Le richieste presentate dall’Ordine e inoltrate al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al sindaco Cateno De Luca e a Caronte& Tourist riguardano l’aumento delle corse delle navi sullo Stretto di Messina; l’istituzione di una corsia preferenziale e di tariffe ridotte per tutti gli operatori sanitari; una maggiore elasticità per quel che riguarda i controlli sugli orari di lavoro che non sempre, soprattutto in una situazione come quella attuale, sono rispettati.

Attraversamento dello Stretto di Messina: le richieste dell’Ordine dei Medici

«Premesso il massimo apprezzamento nei confronti del sistema ideato di controllo e vigilanza dell’attraversamento – scrive Giacomo Caudo –, preciso, puntuale e ben organizzato dato che la tutela della salute pubblica è un’assoluta, oltreché comune, priorità; che tutti ritengono e urlano la parola “eroi” ai medici, e più in generale al personale sanitario, che continua a lavorare sodo e rischia la vita per salvarne altre; alla luce del fatto che sono già oltre un centinaio i medici morti per covid-19, specie nel Nord; dato che i turni nelle strutture ospedaliere sono più stancanti di prima, in alcuni casi e nei reparti dedicati al coronavirus si possono definire “massacranti”, soprattutto per chi deve indossare tutto il giorno DPI, spogliarsi, rivestirsi e affrontare difficoltà finora in parte sconosciute, urge quanto segue.

Pubblichiamo, di seguito, le richieste dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Messina, in maniera integrale:

  1. sono state ridotte a 4 le corse giornaliere Messina – Villa San Giovanni e viceversa, dunque molti medici sono costretti a ore di fila per rientrare a casa, tempo che si aggiunge spesso a turni di 12 ore. Spesso infatti le navi non sono compatibili coi turni lavorativi, ne servirebbero almeno 6 al giorno;
  2. sarebbe auspicabile e quantomeno opportuno prevedere un canale preferenziale per i medici per l’imbarco;
  3. i medici sono costretti a pagare esosi ticket giornalieri (alcuni ci hanno mandato persino le ricevute). Inoltre, devono scendere dall’auto e recarsi in biglietteria rischiando ulteriormente il contagio. Bisognerebbe prevedere l’acquisto facendoli rimanere a bordo e una convenzione sui prezzi o, meglio ancora, un’esenzione a carico delle rispettive Regioni finché perdura l’emergenza;
  4. ci sono giunte segnalazioni addirittura di verbali e sanzioni, o minacce di ciò, per colleghi che si sono imbarcati “troppo tempo dopo” (a volte anche nel giorno seguente) rispetto agli orari di lavoro o non hanno vidimato i biglietti: chiediamo una tolleranza, assolutamente comprensibile e giustificabile, per chi è costretto ad una vita con ritmi drammatici in questo periodo, ai quali non si possono certo aggiungere ulteriori problemi né di natura economica, né di natura psicologica.

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