«Sulla qualità dei servizi offerti da RFI nell’area dello Stretto, non ci sentiamo, questa volta, di smentire De Luca: non sono da Paese civile soprattutto se equiparati a quelli offerti in altre zone d’Italia», esordisce così il coordinatore del circolo del Partito Democratico di Messina, Armando Hyerace riferendosi ai disagi legati all’attraversamento dello Stretto di Messina.
Si parte da una disamina delle dichiarazioni dell’ex Sindaco di Messina Cateno De Luca (che in un video sui social aveva parlato dei lunghi tempi di attesa per traghettare verso Villa San Giovanni) per concludere con delle proposte per trovare una soluzione ai disagi. «Tuttavia, ci preme rimarcare, – scrive Hyerace –, che si tratta di questione ultraventennale che De Luca affronta solo oggi per meri fini propagandistici dimenticandosi di essere stato deputato regionale dal 2006 al 2018, e, negli ultimi tre anni, Sindaco della città di Messina. Alla superiore e più che legittima constatazione, De Luca si giustifica facendoci sapere che, da Sindaco, ha inoltrato “diversi interrogativi” sulla questione continuità territoriale.
Nell’attesa di conoscere il contenuto delle sue interrogazioni (che non sono state mai rese pubbliche), e che appaiono più un modo per “lavarsi la coscienza” che altro, facciamo presente all’ex deputato regionale e Sindaco di Messina che, – continua la nota – a fronte delle decine e decine di proteste da parte degli utenti sull’inqualificabile servizio, che evidentemente lui non conosceva o ha sempre ignorato, forse perché impegnato a battersi per il Ponte sullo Stretto, qualche risultato, negli anni, è stato ottenuto (ad esempio, aumento delle corse dei mezzi veloci via mare e coincidenze con i treni ad alta velocità che partono e arrivano a Villa). Segnaliamo, peraltro, che sono previsti investimenti da parte di RFI e dell’AdSP dello Stretto per l’ammodernamento della flotta e soprattutto delle stazioni di Messina e Villa San Giovanni per una cifra pari a oltre i 90 milioni di euro, da attuare con fondi PNRR e quindi da concludersi entro il 2026.
Fermo restando che, in ogni caso, i disservizi sono ancora evidenti, se l’ex sindaco avesse avuto davvero a cuore i problemi degli utenti e dei pendolari dello Stretto, avrebbe magari potuto convocare una conferenza di servizi con tutti i rappresentanti delle Amministrazioni interessate per chiedere ed esigere, nelle more degli interventi strutturali, quei “piccoli” correttivi sul servizio o degli interventi di manutenzione che causano grandi problemi agli utenti ed ai pendolari. E infatti, auspicando che il servizio complessivo dei treni e del trasporto via mare venga migliorato, i disagi vissuti tra i pendolari che ogni giorno per lavoro o per studio “lottano” per attraversare lo Stretto, sono innumerevoli e sono imputabili non solo a RFI, ma anche all’AdSP dello Stretto e al Comune di Messina. Con riferimento, in tal senso, all’ente locale, più volte i pendolari hanno evidenziato, ad esempio, l’assenza di parcheggi dedicati (gratuiti o quantomeno a tariffe agevolate) per i pendolari o la carenza di un servizio pubblico di trasporto che consenta di raggiungere in tempi utili la stazione marittima.
Il nostro circolo – conclude Hyerace – ha partecipato in questi anni alle proteste provenienti da più parti, aderendo anche alle diverse raccolte firme promosse e, attraverso la nostra rappresentante Roberta Busacca, abbiamo anche partecipato a tavoli tecnici convocati dall’AdSP dello Stretto nei quali sono state avanzate alcune proposte di pronta e semplice attuazione, con l’auspicio che il servizio nel complesso venga decisamente migliorato e potenziato».
Attraversamento Stretto Messina
Di seguito le proposte avanzate dai coordinatori del Circolo del PD per rendere più funzionale l’attraversamento dello Stretto di Messina:
- come già avviene a Reggio Calabria, istituzione di un’area parcheggio gratuita per i pendolari con abbonamento dedicato a prezzi contenuti;
- bus in coincidenza con le partenze e arrivi dei mezzi veloci corrispondenti agli orari d’ingresso e di uscita dai luoghi di lavoro;
- previsione di una navetta veloce dal porto agli imbarchi privati in occasione della soppressione improvvisa delle corse causa mal tempo o altri imprevisti;
- intervenire con chi di competenza per evitare le coincidenze dell’ingresso in porto delle navi da crociera con le prime corse mattutine dei mezzi veloci che, per dare la precedenza, spesso ritardano mezz’ora la partenza;
- creazione di una passerella coperta dalla biglietteria fino al molo di attracco.
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