Tempo di “acquisti” per Atm. In arrivo a giugno un nuovo direttore di esercizio per tram e autobus. L’Atm conferirà un incarico dirigenziale con assunzione mediante contratto di diritto privato a tempo determinato della durata di tre anni.
La municipalizzata ha avviato due distinte procedure per reclutamento interno che scadranno l’11 e il 25 maggio.
Le strade previste per il reclutamento del nuovo direttore sono due. Verrà avviata la procedura di selezione per mobilità esterna, come previsto dalla normativa. Allo stesso tempo, vista l’urgenza di ricoprire il posto, si farà anche un concorso pubblico aperto all’esterno.
Il concorso pubblico sarà subordinato all’esito, se fosse negativo, delle procedure di mobilità tra i tecnici in possesso di titoli negli organici interni. Una volta ricevute le domande di partecipazione il commissario dell’Atm, Domenico Manna, procederà alla nomina della commissione d’esame per le procedure di mobilità esterna. In caso negativo, valuterà le candidature del concorso pubblico.
I requisiti richiesti per il concorso pubblico sono: aver prestato servizio per almeno 5 anni in qualità di funzionario direttivo di amministrazioni pubbliche o private; laurea in ingegneria civile o meccanica ed abilitazione all’esercizio professionale, oppure in giurisprudenza, scienze politiche, economia e commercio; non trovarsi in alcuno dei casi di esclusione previsti dalla legge per l’assunzione a impieghi presso le amministrazioni comunali.
Per la mobilità esterna entra invece in campo il regolamento varato lo scorso 11 febbraio dallo stesso commissario Manna. Un documento che era sembrato stilato proprio in vista della selezione del direttore. Secondo il regolamento per la mobilità di personale da altre amministrazioni pubbliche chi presenterà domanda dovrà totalizzare un punteggio in base ai criteri definiti che prevedono: massimo 60 punti per titoli di studio, massimo 20 punti per titoli di servizio, massimo 15 punti per titoli professionali, massimo 25 punti per altri titoli. Infine si svolgerà anche un colloquio, che darà un massimo di 50 punti, per accertare la preparazione del candidato in relazione all’attività da svolgere, a giudicare tutto sarà una Commissione Esaminatrice che sarà composta da tre membri dei quali il presidente sarà scelto tra i dirigenti di prima fascia della Pubblica Amministrazione.
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