Bando MessinaServizi. Botta e risposta tra Gioveni e Lombardo

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Il nuovo bando per l’assunzione di 100 operatori ecologici nella MessinaServizi Bene Comune ha scatenato il botta e risposta tra il Presidente Giuseppe Lombardo e il consigliere Libero Gioveni. Alla base del dibattito sarebbero due criteri del bando – il limite di età fissato a 40 anni e l’impossibilità di partecipazione per persone già dipendenti dell’azienda – che, secondo il consigliere vanno modificati.

Gioveni ha chiesto a Lombardo di rivedere questi punti, chiedendo al Presidente della partecipata di alzare il limite di età a 55 anni e di eliminare il criterio relativo all’impossibilità di partecipazione al bando per i 100 operatori ecologici, a persone già dipendenti della MessinaServizi. Quest’ultima clausola secondo il consigliere danneggerebbe i borsisti attualmente impegnati con la partecipata.

La replica del Presidente di MessinaServizi

«Voler intervenire a tutti i costi – racconta Lombardo – su qualsiasi argomento senza prima informarsi, rischia di creare inutili allarmismi e non dare informazioni corrette. Gioveni lancia un messaggio destabilizzante perché i borsisti, che stanno facendo un lavoro eccellente per essere alla prima esperienza e sono in gran parte dei giovani, non sono dipendenti di Messinaservizi Bene Comune, basta leggere le carte dove è evidenziato che non si instaura nessun rapporto di lavoro dipendente con il Comune e con Messinaservizi. Quindi anche i borsisti se vorranno potranno partecipare».

«Per quel che riguarda la questione relativa al limite di età previsto a 40 anni – prosegue Lombardo – ci teniamo a precisare che è una scelta aziendale, visto l’alto tasso di anzianità del personale dipendente. Inoltre, in prospettiva del servizio porta a porta, che sarà soprattutto manuale, abbiamo ritenuto opportuno scegliere risorse umane giovani che possano garantire determinati standard. Basta con le sterili polemiche, lavoriamo tutti insieme per dare maggiore decoro alla città».

La risposta di Gioveni

«Sarei ben felice – spiega il consigliere – di creare tutti i giorni quello che lui chiama sconsideratamente e inopportunamente allarmismi se questo servisse ad evitare scelte palesemente discriminatorie come quella che lui ha fatto di lasciare fuori dal bando migliaia di cittadini e padri di famiglia disoccupati over 40, che avrebbero legittimamente potuto concorrere al pari di chi oggi ha solo la fortuna di essere qualche anno più giovane. Giudico inaccettabile e offensiva della dignità dell’uomo quarantenne o cinquantenne che chiede solo di essere quanto meno considerato nel mondo del lavoro, la scelta di un’azienda che opera in una città che ha fame di occupazione e che in questo caso non ha dimostrato di avere sensibilità e buon senso».

«Ricordo peraltro al buon Pippo Lombardo – conclude il consigliere – che i limiti di età, per espressa disposizione normativa (Legge Bassanini), anche alla luce delle pronunce della Corte di Giustizia Europea, devono essere inseriti nel Regolamento organizzativo dell’Amministrazione che indica la selezione e devono essere soprattutto adeguatamente motivati (proprio per il principio di “non discriminazione”) in ragione dell’attività da svolgere e delle funzioni da espletare. I limiti riguardano, però, principalmente la necessità di garantire oltre l’idoneità al servizio da svolgere, la disponibilità a svolgere tale servizio almeno per parecchi anni prima della pensione, principio questo evidentemente condivisibile per rapporti di lavoro a tempo indeterminato e non certamente per un periodo lavorativo di soli 12 mesi».

 

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