Il bando per l’assunzione di 100 operatori ecologici in MessinaServizi Bene Comune è stato parzialmente modificato, ma restano, a parere di FPCGIL e UIL Trasporti, alcune criticità e nodi da sciogliere: tra questi, il principale sembra essere il limite di età imposto per poter essere presi in considerazione.
A seguito della pubblicazione del bando le due sigle sindacali avevano richiesto un incontro con i rappresentanti della Società al fine di chiarire alcune “perplessità”. Sebbene diversi punti siano stati rivisti, come il requisito della patente B e quello riguardante l’assenza da parte dei partecipanti alla selezione di contenzioso con la MessinaServizi Bene Comune; il limite di età non sembra essere stato messo in discussione. Per poter partecipare al bando occorre, infatti, avere tra i 18 e i 40 anni.
Ed è proprio su questo punto che continuano a battere i sindacati: «Il limite dei 40 anni – sottolineano FPCGIL e UIL Trasporti – quale requisito di partecipazione non è equo in considerazione della particolare situazione della disoccupazione cittadina che investe drammaticamente fasce di età oltre i 40 anni».
Per questo motivo, le organizzazioni hanno chiesto di elevarlo a 50 «come – specificano – presente nel bando di selezione avviato da ATM. Ma l’azienda ritiene che il limite dei 40 anni derivi da un’analisi fatta sulla incidenza del tasso di disoccupazione rispetto alle fasce di età e, a dir loro, il più alto tasso di disoccupazione nella città di Messina è nella fascia anagrafica fino ai 40 anni».
Per quel che riguarda, invece, i punti su cui si è trovato un accordo, FPCGIL e UIL Trasporti sottolineano come MessinaServizi Bene Comune abbia accolto la richiesta di «eliminare il requisito della patente di guida B, che risultava in contrasto con il livello J di inquadramento contrattuale, e di eliminare, quale requisito di partecipazione, dell’assenza di contenzioso con la MSBC. Su questo ultimo punto la discussione è stata particolarmente articolata – dichiarano Francesco Fucile e Carmelo Pino della FP CGIL e Michele Barresi della UIL Trasporti – in quanto abbiamo rappresentato che tale previsione avrebbe messo a rischio di impugnativa lo stesso bando».
«In ultimo – concludono i sindacati – è stato chiesto all’Azienda il motivo per cui non sono state preventivamente accolte le richieste di assunzione pervenute in azienda dai 24 ex lavoratori della Multiservizi, inseriti in elenco di mobilità interaziendale con determinazione n.564/2019 della Città metropolitana di Messina ai sensi dell’art.24, comma 2, della L.R.20/2016. In particolare è stato evidenziato che nel caso di specie trattasi di ex lavoratori a tempo indeterminato licenziati dalla società Multiservizi srl e che ai sensi dell’art.24, comma 4, della L.R. 20/2016 le società a partecipazione pubblica che sulla base dei propri piani aziendali evidenziano carenze di organico devono attingere dall’elenco di cui al comma 2 prima di poter procedere a nuove assunzioni. L’azienda si è riservata a seguito delle nostre richieste di approfondire la questione con richiesta di apposito parere legale».
«Abbiamo chiesto – chiariscono, in sintesi, FP CGIL e UIL Trasporti – al Presidente Lombardo il motivo di una mancata preventiva convocazione delle organizzazioni sindacali, confronto che avrebbe potuto risolvere molti dei punti di criticità che invece sono stati pubblicati nel bando di selezione. Ma la parte datoriale si è trincerata dietro i tempi strettissimi a disposizione con l’impegno che sul confronto sindacale si cercherà di prestare maggiore attenzione al rispetto delle norme contrattuali».
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