Il consigliere comunale Giandomenico La Fauci vuole vederci chiaro sul bando di assunzione di ATM Messina Spa per il ruolo di “coordinatore d’esercizio”. In particolare, l’esponente di Ora Messina si chiede perché ci si sia rivolti all’esterno quando, sottolinea, era già presente in pianta organica del personale qualificato all’incarico.
Facciamo un passo indietro. Lo scorso 2 marzo 2020, spiega il Consigliere, ATM ha avviato una procedura di selezione pubblica, per titoli e colloquio, con l’obiettivo di assumere un “coordinatore di esercizio” con contratto a tempo indeterminato. La società Adecco Spa – specifica La Fauci –, incaricata di una primo screening, aveva stilato una lista di 76 candidati, 2 dei quali sono stati ammessi alla selezione finale. Il posto è andato poi all’unico candidato rimasto in lizza, che aveva raggiunto il punteggio di 73,1. Questo, dopo l’esclusione del contendente, dichiarato non idoneo.
Dopo questa ricostruzione, il consigliere Giandomenico La Fauci interroga ATM Messina Spa sulla selezione per l’assunzione del coordinatore di esercizio: «Una selezione che apre a qualche domanda – sottolinea. Infatti, la copertura delle posizioni vacanti dovrebbe derivare dalla pianta organica aziendale. In questa circostanza, poi, risultava presente in tale pianta del personale avente i requisiti richiesti dal bando e, quindi, selezionabile senza la necessità di assunzioni con selezione esterna.
Per questi motivi, allora, ho presentato interrogazione urgente scritta in data 18 maggio 2021, nella quale chiedevo all’amministrazione di capire se fosse stata eseguita una selezione interna prima di affidarsi a un bando di assunzione esterna. Allo stesso tempo, chiedevo di spiegare le motivazioni di tale scelta e, eventualmente, di ritirare tale procedura in autotutela.
Nessuna risposta è arrivata da parte dell’Amministrazione – conclude La Fauci. Trascorsi i 30 giorni previsti dalla legge, allora, ho deciso di presentare ulteriore richiesta all’assessorato regionale agli Enti Locali, nella figura dell’assessore Marco Zambuto, per fare definitivamente, e finalmente, luce su una vicenda dai contorni discutibili».
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