Assembramenti a Capo Peloro: De Luca annuncia nuove restrizioni

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Ancora assembramenti a Capo Peloro, nonostante la Sicilia, e quindi anche Messina, sia in zona arancione. Il copione lo conosciamo già, lo abbiamo visto, da ultimo, lo scorso novembre 2020, alle prime domeniche di sole la gente torna in spiaggia rispettando poco (o per niente) le misure di contenimento del coronavirus. Le scene hanno fatto il giro dei social – così come quelle, analoghe, di altre città italiane – e, nel pomeriggio, è intervenuta la Polizia Municipale. Stamattina, in una diretta su Facebook, il sindaco di Messina Cateno De Luca ha preannunciato l’intenzione di prendere provvedimenti per evitare il ripetersi di quanto accaduto ieri.

«Sembrava – ha affermato il Primo Cittadino – che quasi ci fossero party organizzati in spiaggia. Le scene di ieri sono disdicevoli, mi vergogno di vedere certe scene e vi dovreste vergognare anche voi. Oggi stringeremo. Ogni volta devo fare provvedimento extra ordinem. Se le zone arancioni per come sono disciplinate consentono di andare a fare “schiticchi” sulle spiagge, non ci sto. Dopo che abbiamo passato un momento delicato a Messina. Mi costringete. Ora chiuderemo, poi vediamo cosa posso o non posso fare. Inibisco le zone dove facciamo assembramenti. Non ce la facciamo. Dovete prendere coscienza, siamo all’ultimo miglio. Ieri abbiamo cercato di tamponare». Quindi, in sostanza, il Primo Cittadino sembrerebbe intenzionato a disporre chiusure mirate per evitare assembramenti, come già fatto in precedenza, anche dai sindaci di altre città (si pensi, per esempio, al lungomare di Palermo.

Nella giornata di ieri, oltre a disperdere gli assembramenti, la Polizia Municipale è intervenuta per gestire il traffico e multare le auto in divieto di sosta.

(Foto reperita sulla pagina Facebook del Comitato Messina Nord)

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