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Asilo nido mai completato e diventato “discarica”. Richiesti chiarimenti

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asilonido21Una struttura che avrebbe dovuto fungere da asilo nido totalmente abbandonata: l’edificio ormai fatiscente e il cortile trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto di materiali inerti di varia natura — compresi frammenti di lastre di eternit, catalogati come rifiuti tossici speciali, da smaltire in apposite strutture. Questa la condizione in cui versa l’immobile, sito in contrada S. Luigi del villaggio Camaro, mai ultimato, la cui costruzione è stata avviata nel lontano 1982 — come riferito dal consigliere comunale, Domenico Guerrera, e dal  Presidente dell’Associazione socio culturale Monte Cumia-Valle Camaro, Francesco Zaccone. «Un tentativo — evidenziano — di dotare l’area di una struttura da adibire a asilo nido per 40 bambini in una zona ad alta densità abitativa, caratterizzata da un tessuto urbanistico disordinato, con immobili di nuova costruzione, vetusti fabbricati e baracche abitate, con gravi carenze igienico-sanitarie. Una porzione di territorio priva di adeguate strutture a supporto delle famiglie, che spesso vivono un serio disagio sociale». Le attuali condizioni dell’edificio rappresentano, inoltre, — spiegano Guerrera e Zaccone — un pericolo per i bambini della zona «che per gioco, accedono al fabbricato e all’area circostante priva di adeguata recinzione». Alla luce di ciò, Guerrera e Zaccone rivolgono un’interrogazione al Commissario Straordinario, Luigi Croce, e al Dirigente del Dipartimento Patrimonio, al fine di sapere: se per il completamento dell’opera sono stati richiesti finanziamenti; se in assenza di prospettive immediate di finanziamento per il completamento dei lavori, non ritengono opportuno, prima che le strutture dell’immobile siano irrimediabilmente compromesse, inserire l’immobile nel piano di dismissione, per poter fare “cassa” e dare la possibilità ai privati di completare l’importante opera.

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