Antonio Palumbo, amministratore della Palumbo S.p.A., si dimette. Lo annuncia tramite una nota:
«Dopo aver appreso della conferma dei provvedimenti cautelari predisposti nei miei confronti — scrive in una nota —, provvedimenti che giudico sproporzionati, inopportuni e fondati solo su supposizioni, ho deciso di rassegnare con effetto immediato le mie dimissioni dal ruolo di Amministratore Unico della Palumbo S.p.A., mio malgrado e all’unico scopo di tutelare il buon nome di un’azienda che, nei suoi 45 anni di vita, ha dato prova di ispirarsi a principi di correttezza e trasparenza.
Ho condotto dure battaglie — continua — per far risorgere il cantiere di Messina, un cantiere con trascorsi nefasti e caratterizzato dalla presenza di alcuni personaggi ostili portati agli onori della cronaca dopo le mie denunce in tutte le sedi, ma sono costretto a constatare la permanente difficoltà ad operare per la persistenza di interessi evidentemente contrari alla crescita di questo cantiere.
Rassegno, dunque, le mie dimissioni — conclude — per tutelare l’interesse dell’azienda e dei suoi dipendenti, con la speranza che questa mia sofferta decisione aiuti a creare un clima più sereno e un cambio di passo ai fini dello sviluppo del Cantiere. Comunico, inoltre, che oggi è stato costituito un Consiglio di Amministrazione alla cui Presidenza è stato nominato l’Avv. Giorgio Filippi. Le funzioni di Amministratore Delegato sono state assegnate a Giuseppe Palumbo».
I titolari dei cantieri navali Palumbo sono stati coinvolti nella vicenda giudiziaria che li ha visti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali (traffico illecito organizzato di rifiuti speciali).
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