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Ancora non ci siamo: Easy Park nel mirino dell’Unione Consumatori di Messina

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A distanza di due mesi dallo scoppio del caso Easy Park, le pubblicità dell’app per il pagamento del parcheggio tramite cellulare sono ancora ben visibili sui cartelli stradali del centro di Messina. Questo, nonostante le segnalazioni di presunta irregolarità da parte di alcuni consiglieri comunali e la diffida dell’Unione Nazionale Consumatori che prospetta di intervenire nuovamente nelle prossime settimane.

Per legge, infatti, i cartelli pubblicitari di Easy Park risulterebbero irregolari secondo quanto spiegato dal presidente del Comitato di Messina dell’Unione Nazionale Consumatori, l’avvocato Mario Intilisano, e per diverse ragioni: «Intanto perché – ha chiarito – la legge vieta l’apposizione nei cartelli stradali di pubblicità, quindi se quel cartello è pubblicitario, è vietato. Poi perché la pubblicità stessa risulta ingannevole, non era infatti indicato il sovrapprezzo previsto dall’uso dell’app per pagare la sosta».

I pannelli pubblicitari di Easy Park, infatti, non sono posti, per esempio, in basso o semplicemente nei pressi delle zone di sosta, ma sui pali della segnaletica stradale, proprio sotto l’indicazione della zona di sosta a pagamento.

A seguito della diffida inoltrata lo scorso aprile, Easy Park aveva contattato l’Unione per trovare una soluzione, mentre il Comune di Messina aveva specificato, con una nota inviata all’associazione, di non aver autorizzato tramite il Dipartimento Mobilità la posa dei cartelli in questione. In tutto questo, era intervenuta sulla faccenda anche MyCicero che, dopo aver raggiunto un accordo per ottenere pari condizioni con le due aziende concorrenti (Easy Park e Telepass), si era trovata spiazzata dalla situazione.

Easy park«Una settimana fa – ha proseguito l’avvocato Intilisano –, senza che fossimo avvisati, è stato apposto sui vari cartelli un adesivo rosso dove c’è scritto che si possono comprare i gratta e sosta, che le app possono essere a pagamento e che in fondo reca l’indirizzo del sito di ATM. È sì, un passo avanti – ha precisato – ma non è una soluzione, perché l’adesivo è poco visibile».

Per rendersene conto basta guardare il cartello, l’adesivo è posto in alto e per le scritte è stato utilizzato un carattere troppo piccolo. Risulta di difficile lettura, per esempio, la dicitura riguardante il sovrapprezzo previsto dall’uso dell’app; che per inciso è di 0,19 euro.

E ora? «Non siamo soddisfatti – ha concluso l’avvocato Mario Intilisano. Se la situazione non cambia immagino che proporremo già la prossima settimana l’azione inibitoria, ordinando al Comune, ad ATM e ad Easy Park di oscurare il cartello».

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