L’ambulantato selvaggio è una delle piaghe con cui Messina convive tristemente, non c’è dubbio. Soprattutto nelle ore serali, quelle della movida, il centro storico si trasforma in un vero e proprio mercato, peraltro di pessima qualità. Bancarelle con ogni genere di chincaglieria invadono il quadrilatero di Piazza Duomo, offrendo uno spettacolo indecente.
La questione non è passata inosservata al consigliere comunale Fabrizio Sottile, che in una nota scrive: “L’ordine pubblico, la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle regole non sembrano essere priorità per l’amministrazione Accorinti. Non sarebbe così, del resto, se la situazione nel centro cittadino di Messina non avesse assunto le dimensioni di un vero e proprio caos incontrollato e di disordine indiscriminato”.
Periodicamente la Polizia Municipale impegnata nel controllo del territorio, effettua dei blitz, ma evidentemente non basta. Le bancarelle puntualmente si ripresentano e con esse il disordine che ne deriva, e non solo nel centro storico, come sottolinea Sottile: “Gli ultimi blitz, solo in ordine di tempo, della polizia municipale e delle forze dell’ordine a cui rivolgiamo un sentito ringraziamento per il lavoro capillare e incessante di controllo del territorio svolto quotidianamente, offrono la misura del clima che si respira in città. Anarchia e inciviltà sembrano ormai essere la regola principale in numerose aree del centro in cui bivacchi di senzatetto e commercio illegale la fanno letteralmente da padroni”.
“Uno scenario inquietante – afferma Sottile – che nulla ha a che vedere con l’idea di Città metropolitana che Messina dovrebbe esprimere. La nostra, infatti, è una città a forte vocazione turistica in cui, dunque, l’accoglienza e il decoro pubblico dovrebbero essere punti di forza sui quali investire nel quadro di una strategia ricettiva più ampia e articolata che esalti e valorizzi i numerosi attrattori che il contesto urbano possiede. Nulla di tutto ciò – ribadisce Sottile – al contrario assistiamo, inermi, all’imperversare di venditori ambulanti di ogni tipo, situati in tutti gli angoli possibili delle principali piazze e vie cittadine. Il viale Europa sembra diventato una grande ‘isola commerciale’ dell’ambulantato selvaggio con bancarelle persino davanti all’ingresso del nuovo pronto soccorso dell’IRCCS Neurolesi Piemonte con grave disagio dei mezzi del 118. Viene lasciata in balia dell’abusivismo anche la porta principale della città, ovvero l’approdo al porto utilizzato da migliaia di crocieristi che al loro arrivo dovrebbero trovare un contesto cittadino ordinato e un sistema di servizi degno di una realtà metropolitana. Emblematico, in tal senso, è anche quanto sta avvenendo a piazza del Popolo e a piazza Duomo dove si susseguono le vibranti proteste di cittadini e commercianti. Quest’ultimi, in particolare, in un momento già di per sé non troppo favorevole devono anche fare i conti con la presenza di “attività” improvvisate e del tutto illegali che di fatto costituiscono un ulteriore elemento negativo di condizionamento delle normali attività commerciali. Ai negozianti si chiede il rispetto di normative e regolamenti ma – prosegue il consigliere comunale – nulla viene fatto a tutela di quanti, con enormi sacrifici, cercano di portare avanti un’attività. Né possono essere sottovalutati i rischi per i cittadini e i residenti, legati alla totale mancanza di decoro pubblico, igiene e sicurezza, specie nelle ore serali e notturne. E solo lo scorso agosto un ispettore e un agente sono stati malmenati da alcuni ambulanti perché ritenuti “colpevoli” di aver fatto rispettare la legge. Mi chiedo – conclude Sottile – se a Palazzo Zanca tutto ciò sarà, prima o poi, meritevole di attenzione e, possibilmente, di misure adeguate. Di sicuro i cittadini e i commercianti non ne possono più di questa situazione. Né si può pensare di far ricadere per intero ogni responsabilità sugli agenti municipali e sulle forze dell’ordine. La questione è, prima di tutto, di natura politica e chiama in causa il sindaco a cui chiediamo, ora, di fornire in tempi brevi una risposta credibile”.
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