Ammesso a finanziamento, il progetto da 20 milioni di euro presentato dall’AMAM per interventi di rimessa a nuovo della rete idrica di Messina, finalizzati tra le altre cose a ridurre le perdite d’acqua. A comunicarlo, il sindaco Federico Basile, che illustra il cronoprogramma degli interventi ipotizzando la conclusione dei lavori per il 2025.
Con un tempismo che potremmo definire provvidenziale dati gli effetti del maltempo dei giorni scorsi sulla città dello Stretto, il 24 agosto il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha pubblicato la graduatoria completa per i progetti riguardanti la “Riduzione delle perdite delle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”, che saranno finanziati con risorse provenienti dal PNRR.
In totale si tratta di risorse per 607 milioni di euro assegnate a 21 progetti, 11 per il Nord Italia (per un totale di 341.966.016,59 euro) e 10 per il Mezzogiorno (per un totale di 264.904.888,49 euro). L’AMAM ha inviato un progetto denominato “Interventi di razionalizzazione, efficientamento e riduzione delle perdite delle reti idriche interne di Messina” da 20.727.496,65 euro. L’importo ammissibile a finanziamento è di 17.217.565,96 euro.
A commentare, il sindaco di Messina, Federico Basile: «In merito alle risorse assegnate alla Città – afferma –, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR – linea M2C4-I4.2 si prevede un appalto entro il mese di dicembre 2022 e l’inizio dei lavori a marzo 2023. Gli interventi riguarderanno la sostituzione e il riammodernamento della rete idrica cittadina, da sud a nord, per eliminare quelle perdite che depauperano le nostre risorse idriche; mentre la conclusione dei lavori secondo il cronoprogramma è prevista nel 2025».
«Durante questi ultimi anni grazie all’opera di risanamento – conclude –, AMAM ha prodotto un parco progetti ed ha assunto e formato risorse tecniche importanti, per potere partecipare ed ottenere finanziamenti utili e necessari per riammodernare tutti gli impianti, ridurre le perdite, efficientare le reti e fornire un servizio idrico e depurativo sempre migliore».
Il documento è disponibile a questo link.
(148)