Il Comune di Messina ha saldato i suoi debiti con AMAM per le bollette non pagate dal 1999 al 2013, per un totale di 5.847.328,83 euro. Grazie a una concomitanza di altri fattori, sarà possibile dare il via ad alcuni lavori di importanza strategica per la gestione della distribuzione idrica nella città dello Stretto.
Ieri, giovedì 10 dicembre, è stata approvata in Consiglio Comunale la delibera riguardante un debito fuori bilancio di oltre 5 milioni di euro che Palazzo Zanca aveva maturato nei confronti dell’Azienda Meridionale Acque Messina. Queste nuove entrate in AMAM, unite alle risorse risparmiate con la transazione con l’ENEL, consentiranno di dare il via a diversi interventi.
«Dopo la transazione ENEL – ha commentato in proposito il sindaco Cateno De Luca –, che ha permesso di rientrare in Consip e risparmiare il 25%, adesso si potrà, oltre che chiudere la transazione con Heracomm e pagare gli stipendi, consegnare i lavori Masterplan per 15 milioni di euro e pagare i fornitori che hanno pazientato fino ad adesso»
Questi i lavori che, secondo quanto riportato dal sindaco Cateno De Luca, potranno partire «immediatamente»:
- Messa in sicurezza dell’acquedotto Fiumefreddo – 3,3 milioni di euro;
- Realizzazione del serbatoio Montesanto – 3,2 milioni di euro;
- Ricerca idrica – 4,5 milioni di euro;
- Revamping del depuratore di Mili – 3,3 milioni di euro.
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