Macchie di umidità, ringhiere rotte, cortili e terrazze da rimettere in sesto: queste le condizioni in cui versano gli alloggi di proprietà di Arisme in via Pancrazio, a Messina. I residenti, assegnatari degli appartamenti, non possono però farci niente perché dopo 12 anni sono ancora in attesa di contratto. A segnalare la situazione è il consigliere comunale di Ora Messina, Giandomenico La Fauci, insieme al collega della V Municipalità, Letterio Fama.
Si tratta, spiegano gli esponenti della lista di centrodestra, di alloggi ex IACP oggi di proprietà dell’Agenzia per il Risanamento di Messina, posizionati tra viale Giostra e via Pancrazio in cui abitano diverse famiglie ormai da parecchio tempo. «Un domicilio assegnato ma mai ufficializzato – specificano. Da 12 anni, queste famiglie pagano una locazione di 52 euro – dapprima allo IACP e ora ad Arisme – per alloggi per cui non è stato firmato alcun contratto». Nonostante le tante richieste di un contratto, sottolineano La Fauci e Fama, «da parte degli enti preposti sono arrivati solo rinvii».
«Adesso – aggiungono – gli anni stanno diventando troppi per essere sostenibili. Le condizioni esterne delle palazzine necessitano di interventi urgenti, come quelli nei cortili che sono lasciati, con noncuranza, allo scorrere del tempo. Non avendo, gli assegnatari, un contratto ufficiale non possono essere loro a disporre questi interventi. Non solo, perché in queste aree sono presenti anche dei garage che restano, però, interdetti proprio per la mancanza di un contratto ufficiale».
«Un caso di chiara superficialità – concludono –, vecchio più di un decennio e che mostra un quadro triste di una vicenda delicata come quella delle assegnazioni degli alloggi popolari. Nessuna ricerca di polemica spicciola, solo l’interesse di porre rimedio e mettere la parola “fine” su una questione che potrebbe essere risolta in pochissime ore. Queste famiglie, infatti, sono regolarmente domiciliate in queste palazzine in quanto aventi diritto, a mancare è solamente un’ultima firma che, però, non dipende dalla loro volontà».
Stante questa situazione, i consiglieri di Ora Messina, Giandomenico La Fauci e Letterio Fama, hanno inoltrato un’interrogazione al Commissario Straordinario del Comune, Leonardo Santoro, e al presidente di Arisme, Marcello Scurria.
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