Al comune di Furnari assegnati 90 beni confiscati alla mafia

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Durante una riunione tenutasi ieri al “Lido dei Ciclopi” di Aci Castello, il  Prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla mafia, ha consegnato al sindaco di Furnari 90 beni confiscati alla criminalità organizzata Si tratta di 31 unità immobiliari, di 57 posti macchina ed altre aree urbanizzate comprese e costituenti l’intero lotto 7 del complesso Portorosa, a seguito di provvedimento definitivo di condanna di nei confronti di un soggetto condannato in modo definitivo per reato associativo, con conseguente confisca.

La richiesta di assegnazione era stata avanzata dal sindaco di Furnari con nota del 27 aprile 2015 e successivamente reiterata nel settembre di quest’anno.

L’avv. Mario Foti chiedeva l’assegnazione per le finalità previste dal D. L. 6/9/2011 n. 159, come modificato dalla L. 24/12/2012 n. 238, ex art. 48 , comma 3, lettera c) che prevede appunto che i beni immobili vengano  trasferiti, per finalità istituzionali o sociali, al patrimonio del Comune ove l’immobile è’ sito.

Tali beni verranno volturati in favore del Comune di Furnari e faranno parte del suo patrimonio indisponibile. Si tratta di unità immobiliari di pregio che insistono nel complesso Portorosa che sono stati sempre utilizzati come residence per turisti, in un’area curata ed inserita in una zona decorata con verde e ampi spazi urbanizzati. L’ Amministrazione Comunale di Furnari, con apposito progetto, valuterà come meglio utilizzare questo patrimonio immobiliare di indubbio valore secondo le finalità della legge.

In particolare saranno valutate tutta una serie di opzioni per far si che detti beni possano essere destinati ad attività a servizio del territorio,  al fine di attuare opportune politiche di promozione sociale, culturale, ambientale, della legalità e della sicurezza, creando opportunità di sviluppo e di lavoro, per combattere il disagio sociale, l’emarginazione e la disoccupazione.

Il sindaco di Furnari esprime soddisfazione e compiacimento  per questo importante riconoscimento da parte dello Stato che arricchisce il patrimonio immobiliare di un Comune che, nel corso degli anni, ha subito  pregiudizio e danni da parte della criminalità organizzata e da fatti illeciti che hanno visto la popolazione residente subire gli effetti negativi dei danni ambientali causati collegati alla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea ai quali, come le recenti risultanze investigative dimostrano, non è stata estranea la criminalità collegata con il ciclo illecito dei rifiuti.

 

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