«E’ una decisione storica». Così il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha commentato l’approvazione della delibera sulla costituzione dell’Agenzia per il risanamento, votata alle 00:37 del 5 settembre 2019 all’unanimità dal Consiglio Comunale dopo quasi 6 ore di seduta.
«Sento ancora di più la responsabilità di questo mandato – ha dichiarato De Luca – e la città si aspetta altre decisioni importanti». Il sindaco si dice, quindi, soddisfatto dell’importante traguardo raggiunto ma guarda già al domani, perché il progetto di risanamento della città di Messina è lungo e non privo di difficoltà.
Nonostante sia riuscito ad ottenere la fiducia del Consiglio Comunale, il primo cittadino ha comunque parlato dei retroscena e degli scontri che hanno caratterizzato i giorni precedenti alla votazione, che hanno avuto come filo conduttore i tempi dell’Amministrazione. «E’ vero che la democrazia richiede i suoi tempi, ma la gente è stanca degli atteggiamenti delatori. Sento l’esigenza di avere delle garanzie sui tempi perché i tempi d’azione dell’esecutivo non sono i tempi d’azione degli esecutivi degli anni scorsi» ha continuato Cateno De Luca, che ha annunciato entro venerdì l’invio a Claudio Cardile della proposta di modifiche del regolamento del Consiglio Comunale.
Una dichiarazione che fa un chiaro riferimento alle precedenti amministrazioni su cui il primo cittadino ha le idee chiare: «Non posso accettare di essere paragonato ai miei predecessori. Portatemi un sindaco che si è permesso di fare quello che ho fatto io, con un cronoprogramma, delle scadenze e delle ordinanze» dice De Luca.
«Domani (ovvero oggi, ndr) scriverò alla Regione che il miracolo si è avverato: abbiamo fatto prevalere il senso di responsabilità» ha concluso il primo cittadino che ha lasciato l’aula non prima di aver ribadito al Consiglio Comunale la speranza che accetti la nuova sfida riguardo i tempi dell’amministrazione.
Da oggi, quindi, verranno preparati i documenti necessari alla costituzione dell’Agenzia per il risanamento che a Messina, da oggi, è legge.
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