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Affacciati alla finestra, Messina mia: flashmob canoro per la città dello Stretto

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Oggi pomeriggio e per tutto il weekend i balconi e le finestre di Messina canteranno grazie al flashmob “Affacciati alla finestra, Messina mia” i cui dettagli circolano sul web da stamattina e che mira a coinvolgere tutta la città dello Stretto, unita contro il coronavirus. L’hashtag, ovviamente, è #iorestoacasa.

Iniziative analoghe sono già nate un po’ in tutta Italia e oggi sarà il turno di Messina di aprire le danze a suon di musica per un weekend da trascorrere insieme, anche se a distanza, nel rispetto delle misure di contenimento del coronavirus. Il programma è già stato stilato e alle 18.00 di ogni giorno i partecipanti si cimenteranno in canzoni diverse.

Si parte oggi pomeriggio, venerdì 13 marzo alle 18.00 con l’Inno d’Italia; domani, sabato 14 marzo sarà il turno della canzone “Azzurro”; domenica si concluderà in bellezza con “Ma il cielo è sempre più blu”. Partecipare è semplice, non occorre essere intonati, basta affacciarsi alla finestra e iniziare a suonare e/o cantare la canzone (o l’inno) della giornata.

iorestoacasa flashmob affacciati alla finestra messina mia contro il coronavirus

Ma questo flashmob canoro non è l’unica iniziativa legata all’hashtag #iorestoacasa in cui Messina è stata coinvolta. Così come in altre parti d’Italia, anche nella città dello Stretto hanno iniziato a comparire i primi striscioni con su disegnato l’arcobaleno, fatti prevalentemente da bambini, ma non solo. Alcuni sono qui, ma siamo certi che pian piano se ne vedranno altri.

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  1. A Messina siamo carenti di ventilatori x la respirazione bisogna chiederli al governo, c’è l’ex ospedale Margherita che si potrebbe adattare se ci fosse bisogno cmq speriamo di no IO RESTO A CASA

  2. È verissimo l’ex ospedale Margherita può essere di grande utilità

  3. Ho molte perplessità.Se il virus ci fa paura non dovremmo cantare al balcone, in particolare non ai piani alti. La dispersione salivare non è pericolosa ad un metro di distanza? Vero, se consideriamo l’altezza dal suolo di circa 1,5 metri. Il virus n quel caso tocca terra subito, molto rapidamente. Ma se si canta dai piani a 20 metri più in su della strada cambia tutto, specie se si aggiunge il vento. Cantare per soli 5 minuti potrebbe essere equivalente ad una passeggiata di sei ore. L’atomica che fu fatta esplodere ad Hiroshima fu fatta esplodere sopra Hiroshima, perché era stato calcolato che i gravissimi danni si sarebbero determinati proprio dall’esplosione ad una grande altezza dl suolo, ben prima che toccasse terra. Dovremmo rinviare le canzoni a tempi migliori, anche di alcuni mesi soltanto.

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