Sul caro tariffe dei voli da e per l’aeroporto di Catania, la Sac ( società che gestisce Fontanarossa) e le autorità locali mostrano di aver compreso che occorre calmierarli, per rilanciare lo scalo ed implementare il traffico aereo sulla Sicilia orientale.
Per questo motivo, da qualche mese, Sac e vertici di Alitalia, hanno avviato un dialogo che punta all’adozione, da parte della compagnia aerea, di nuove politiche che permettano di abbassare i costi dei biglietti, soprattutto sulle rotte nazionali che passano dallo scalo catanese.
Oltre al caro tariffe, al centro del dibattito tra le parti interessate, anche l’incentivazione del piano di sviluppo integrato tra Catania e Comiso, per permettere una mobilità più agevole anche all’interno della stessa Sicilia.
Tra le iniziative in cantiere, quelle dirette a particolari categorie di viaggiatori, come studenti fuori sede, atleti di società dilettantistiche e chi è costretto a viaggiare per motivi di salute. Per loro si pensa ad agevolazioni sul prezzo base dei biglietti.
L’Alitalia fa sapere che obiettivo principale: ” è l’ampliamento dell’offerta su Catania e Comiso per soddisfare una domanda crescente di mobilità da/per la Sicilia orientale, e al contempo sensibilizzare la compagnia aerea con una partecipata azione di moral suasion per calmierare i costi dei biglietti che incidono in maniera considerevole anche sulle dinamiche del settore turistico. In particolare ci sta a cuore la concreta intermodalità tra Catania e Comiso nella direzione di un reale sistema integrato che punti al potenziamento equilibrato di nuove rotte, distribuite fra i due scali”.
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L’aumento dei passeggeri all’aeroporto di Catania è dovuto alla mancanza di alternative che lo ha portato ad agire in regime di monopolio con servizi pessimi per i passeggeri (costi alti a fronte di tempi lunghi, spesso lunghissimi, ai controlli, servizi igenici spesso indecenti, quasi assenza di finger – anche quando disponibili, non utilizzati, alcune uscite in cui occorre scendere le scale come non si riscontra in nessun altro paese, tempi lunghi per i bagagli, solo bar, nessun ristorante dopo i controlli, servizi igienici a cui occorre accedere con scale, spesso scale di accesso agli aerei senza copertura per cui ci si bagna quando piove, ecc.). In compenso, a spese di noi viaggiatori, varchi preferenziali, tessere omaggio, ecc per politici ed amici, che permettano (o limitino fortemente) che compagnie low-cost possano abbassare i costi. Quelle poche che operano qualche volo su Catania tengono prezzi molto più alti del normale, oltre il doppio di quelle su tratte equivalenti, nazionali ed internazionali. Alitalia, sfruttando la mancanza di concorrenza, opera con costi su Roma e Milano molto più alti del normale, e con ritardi e malservizi (assenza finger, tempi lunghi tra inizio imbarco ed effettiva partenza, molti ritardi). A questo si aggiungono i collegamenti poco funzionali tra aeroporto e le cittá che gravitano su questo aeroporto, ad es assenza di collegamenti pubblici tra aeroporto e Messina dopo una certa ora, ma con molti aerei che arrivano successivamente. Taxi con costi esorbitanti. Ecc. Il tutto perchè la SAC non è al servizio dei viaggiatori !