In arrivo 60 fototrappole a Messina per la lotta contro l’abbandono illecito dei rifiuti nelle aree del centro e nelle zone più periferiche: questo quanto previsto dal nuovo servizio di installazione e gestione della videosorveglianza ambientale che sarà attivato nei prossimi giorni in via sperimentale per la durata di quattro mesi.
Troppe “discariche a cielo aperto” e rifiuti abbandonati sia nel centro che nelle zone più periferiche di Messina. La Giunta Basile corre ai ripari e decide di avviare un servizio sperimentale di sorveglianza ambientale. Le attività sono state affidate alla Vitruvio Tech srl, società di ingegneria che fornisce servizi di consulenza e progettazione integrata nel settore ambientale.
L’affidamento prevede l’installazione e la gestione di 60 fototrappole contro l’abbandono di rifiuti a Messina. Saranno dotate di sistemi moderni e altamente qualificati in grado di inviare foto e video su server protetti e di essere attivo anche in visione notturna mediante led ad infrarossi invisibili ad occhio nudo. Il servizio, si diceva, è di natura sperimentale e avrà la durata di quattro mesi.
I dettagli dell’affidamento e del servizio saranno illustrati domani, martedì 29 agosto, nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Palazzo Zanca. Saranno presenti il sindaco di Messina, Federico Basile, il direttore generale, Salvo Puccio, l’assessore con delega alle Politiche Ambientali e Rapporti con MessinaServizi Bene Comune, Francesco Caminiti, la presidente di MessinaServizi Bene Comune, Mariagrazia Interdonato, il vicecomandante del Corpo di Polizia municipale Giovanni Giardina, il direttore di esecuzione delle attività Vincenzo Brunello e rappresentanti della società Vitruvio Tech srl.
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