Un percorso che sfrutta le ultime tecnologie – dalla realtà virtuale, ai robot sociali, passando per app innovative – e segue i ragazzi con disturbi dello spettro dell’autismo sin da piccoli e fino all’età adulta, favorendo poi il loro ingresso nel mondo del lavoro e aiutandoli ad acquisire tutte le capacità sociali necessarie. Di questo, semplificando al massimo, si occupa il progetto Interpares, presentato questa mattina all’Irib CNR di Messina.
Simpatici robot parlanti che spiegano le situazioni sociali più comuni e aiutano i bimbi affetti da disturbi dello spettro autistico a orientarsi nel mondo, dal come riconoscere e interpretare le emozioni a come interagire nei più disparati contesti del quotidiano. In più, una app collegata a un qr code che verrà affisso nelle attività commerciali e in giro per la città di Messina (a partire da Ganzirri e Torre Faro), e che sarà di supporto ai partecipanti al progetto, aiutandoli a barcamenarsi all’interno della società. Una volta inquadrato i qr code con l’app, sarà infatti possibile per loro ascoltare una registrazione personalizzata che gli spiegherà cosa fare. Inoltre, il progetto Interpares prevede degli HomeLab, percorsi di apprendimento per i più piccoli e gli adolescenti che si svolgeranno in ambienti eco-relazionali ad alta tecnologia sperimentale. Un’iniziativa a tutto tondo, quindi, che intende coinvolgere 300 famiglie in un triennio. Si parte dai primi anni di vita del bambino, per proseguire fino all’ingresso a scuola e poi fino all’inserimento nel mondo del lavoro.
Il progetto è stato avviato qualche mese fa dall’Irib CNR di Mortelle, con il supporto del Comune di Messina e un finanziamento proveniente da risorse del PON Metro ancora non utilizzate di 1.500.000 euro. Diversi i partner dell’iniziativa, tra cui l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), la soc.coop. Sociale “Audacia”, l’associazione “Ulisse”, l’associazione “La Linea Curva – Persone ed Autismo”, l’associazione “Il Volo”, l’associazione “Nati per la Vita”, “Over the Rainbow’”Soc. Coop. Sociale, l’associazione “Bambini Speciali”, l’associazione “Possiamo Farcela”.
A presentare l’iniziativa, il responsabile dell’Irib CNR di Mortelle, Giovanni Pioggia: «Siamo veramente entusiasti, con questo progetto, unico in Italia, riusciremo a potenziare le politiche di inclusione sociale per i ragazzi con condizione autistica grazie al supporto di tecnologie all’avanguardia, fondamentali per aiutarli ad in differenti situazioni quotidiane: durante l’apprendistato di lavoro, come in altri ambiti sociali. Tutto questo grazie a metodologie innovative, adattate al profilo individuale della persona con intelligenza speciale, installate e implementate su ambienti tecnologici e nuovi dispositivi smart di tele-monitoraggio, con interfacce app di comunicazione basate su Internet of Things (IoT) e assistenza virtuale. Ogni giovane sarà così guidato, tramite un cellulare o tablet dotato di queste applicazioni, ad utilizzare i comportamenti più consoni in ogni azione. Il dispositivo riconoscerà gli oggetti che avranno applicato un particolare codice, e spiegherà loro come utilizzarli in diversi contesti. Un supporto costante alle decisioni del ragazzo, garantendo, allo stesso tempo, una formazione continua e aggiornata».
Autismo, vi raccontiamo il progetto Interpares di Mortelle – (in due video)
A presentarci il progetto, il vicesindaco Carlotta Previti, la ricercatrice di Neuropsichiatria infantile dell’Irib Cnr, Liliana Ruta, il responsabile dell’Irib di Mortelle, Giovanni Pioggia, e il presidente della soc.coop. sociale “Audacia”, Carmelo Caporlingua.
Come funziona l’app di Interpares? Ce lo spiega la dott.ssa Flavia Marino
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All’incontro erano presenti, tra gli altri, il vicesindaco di Messina e assessore alla programmazione dei Fondi Europei Carlotta Previti, l’assessore comunale ai servizi sociali Alessandra Calafiore, il presidente della soc.coop. sociale ‘Audacia’ Carmelo Caporlingua, il responsabile dell’associazione ‘La Linea Curva Persone ed Autismo’ Luca Donato, la ricercatrice e psicologa dell’Irib Cnr Flavia Marino, la ricercatrice di Neuropsichiatria infantile dell’Irib Cnr, Liliana Ruta, il presidente dell’associazione Ulisse, Carmelo Cutrufello.
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