Nel villaggio di Pace, a due passi dal mare, c’è un luogo nascosto, immerso nel verde, quasi incantato, una finestra sullo Stretto di Messina: è Villa Giovanna, costruita su un antico avamposto di vedetta di epoca borbonica, oggi spazio di condivisione e integrazione tra mondi, culture, religioni e idee. Questo weekend e quello successivo sarà possibile visitarla grazie all’edizione 2021 de “Le vie dei tesori”.
Passando da via Consolare Pompea è possibile intravederne la terrazza, i merli che affacciano sul mare, un piccolo giardino chiuso da un cancello in ferro. In pochi sanno però cosa si nasconde dietro questi primi indizi, un mondo intero, anzi tanti mondi che si incontrano e si fondano in un luogo che trasmette pace e serenità. Anche le sue origini sono misteriose, l’anno esatto di edificazione è sconosciuto, ma si ha testimonianza di un primo atto notariale datato ai primi del ‘900. Nel corso del tempo è stato un rifugio sicuro dalla furia del mare, dal vento, dagli orrori della guerra. Oggi è la sede della Polisportiva Mater Vitae, associazione che organizza corsi di yoga, pilates, ginnastica posturale, musicoterapia, specializzata in trattamenti olistici, osteopatia e tante altre discipline incentrate sul benessere.
E il luogo non potrebbe essere più azzeccato. Oltrepassando il cancello in ferro di Villa Giovanna, dopo aver sceso le scale fatte realizzare ad uso comune dagli antichi proprietari, si è subito avvolti da una sensazione di benessere immediato, si entra in uno spazio sospeso nel tempo, dove tutto, dalle pareti, agli oggetti, alla vegetazione, ha una storia da raccontare. Il giardino che accoglie i visitatori custodisce al suo interno piante di tutti i tipi, da quelle più comuni a quelle tropicali, donate alla Villa dai tanti stranieri di passaggio. Tra queste, una in particolare affonda le sue radici ai tempi della Seconda Guerra Mondiale: un soldato di origini messicane, giunto in Italia con le truppe americane, chiese e ottenne rifugio proprio a Villa Giovanna dopo essere stato ferito. La nonna dell’attuale proprietaria si prese cura di lui, consentendogli di rimettersi in sesto e in viaggio. Prima di andare via, lui le donò la pianta di cactus che oggi si erge maestosa (nella foto potata da poco, ndr) e si staglia verso il blu del cielo sopra lo Stretto di Messina. Una storia che riassume, in poche righe, lo spirito di un luogo che si pone come un ponte tra i popoli.
Continuando il tour organizzato in occasione dell’edizione 2021 de “Le vie dei Tesori”, è possibile ammirare bonsai, cycas e piante di tutte le forme e dimensioni, ma anche artefatti, vasi antichi e pietre suiseki, formazioni calcaree che si trovano dentro gusci d’argilla, usate dalle popolazioni giapponesi e cinesi come elementi decorativi. E ancora, Villa Giovanna è abitata anche da specie animali, gatti, uccellini, tartarughe. La visita del giardino termina a un passo dal mare, sullo splendido affaccio sullo Stretto di Messina dove l’odore dell’acqua salata e il rumore delle onde la fanno da padrone e dove è posizionata la vasca solitamente utilizzata per la magnesioterapia. Vista che di cui è possibile godere anche all’interno. Superata la grande porta finemente lavorata, il salone è illuminato da due grandi finestre. Anche qui, cimeli antichi e moderni si fanno compagnia, tra libri e simboli provenienti da tutto il mondo e dalle culture più diverse, fino alla stanza dove è custodita una ricca collezione di disegni del pittore ottocentesco Michele Panebianco.
Il tour della casa, curata in ogni minimo dettaglio, passa per la cucina, dove dopo le attività dell’associazione si consumano lauti banchetti alla sala attrezzata con maxischermo e proiettore per call e seminari, ma anche per le lezioni di pilates, yoga, e non solo.
Galleria foto
Come fare per visitare Villa Giovanna con Le vie dei Tesori a Messina?
È possibile visitare Villa Giovanna a Messina tramite “Le vie dei Tesori 2021”. Per farlo occorre acquistare il coupon al prezzo di 3 euro direttamente sul posto oppure prenotando attraverso la piattaforma del Festival “Le vie dei tesori”. Per la visita è necessario esibire il green pass e rispettare le normative anti-covid.
(8469)