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Non c’è più spiaggia a Casa Bianca. Cucinotta chiede interventi urgenti

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erosionecostieraLo scorso inverno, il peggioramento delle condizioni meteo-marine ha favorito l’erosione della costa tirrenica a Nord della città di Messina, interessando, in particolar modo, il tratto compreso tra Casa Bianca e Tono. «Al km 15/16 — sottolinea il Consigliere Comunale Nicola Cucinotta —, l’evidente  erosione costiera ha causato seri danni ai fabbricati e, addirittura, l’avanzamento del mare ha già sommerso alcune abitazioni della frazione di  Mezzana». Tale fenomeno erosivo ha inoltre reso le spiagge inutilizzabili, per questo motivo Cucinotta aggiunge: «Se non si interviene in modo risolutivo, proprio nella zona in argomento, il mare spazzerà via quel che rimane di spiagge e sommergerà le abitazioni». «La località in questione — prosegue — è interessata, da oltre venti anni, da una continua erosione della fascia costiera, ormai arretrata di oltre 100 metri, che ha provocato notevoli danni sia agli insediamenti privati che alle strutture pubbliche insistenti in loco, tra cui una piazzola comunale di sosta».

Il Consigliere ricorda i propositi del Sindaco Renato Accorinti per far fronte al fenomeno dilagante dell’erosione costiera: «Amministrazione comunale e Marina militare  lavoreranno sul territorio in perfetta sintonia per essere utili alla cittadinanza messinese attraverso iniziative comuni per liberare l’accesso a mare tra Mortelle e Tono. È comune intenzione anche aumentare il piano di utilizzo delle spiagge fruibili in città».

Partendo dalle dichiarazioni del Sindaco, Cucinotta aggiunge: «Mi chiedo, quindi, la ragione per la quale ad oggi non è stato fatto nulla per la messa in sicurezza  e dei luoghi e, soprattutto, dei cittadini ivi residenti. Ma quale piano di utilizzo spiagge si intende pianificare? Ma quanta spiaggia ci ha lasciato il mare da poter fruire? Invito il Sindaco Accorinti a verificare senza indugi lo stato dei luoghi, in particolare in corrispondenza delle rampe “pubbliche” d’accesso al mare».

Il Consigliere fa un passo indietro e ricorda le varie tappe che hanno reso nota una condizione presente da diverso tempo: «Tale grave situazione è ben nota sia alla Regione Siciliana Dipartimento Territorio e Ambiente, sia all’Amministrazione Comunale che l’1 agosto 1988 aveva richiesto alla Regione Sicilia  l’urgente  esecuzione di opere di difesa dal mare.  L’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente, l’1 Settembre 2008, preso atto della problematica, ha focalizzato l’attenzione proprio sull’improrogabilità di un progetto per la difesa di questo tratto di costa. Nelle more, infatti, ha invitato la Capitaneria di Porto e lo stesso comune di Messina, appurate le condizioni di rischio, ad adottare quelle misure ritenute necessarie per la salvaguardia della pubblica incolumità e la prevenzione di possibili incidenti o danni lungo il tratto costiero ubicato ad oriente della foce del Torrente Tono, in località Casa Bianca. Successivamente, l’Amministrazione Buzzanca si è limitata solo a redigere un progetto preliminare di mitigazione rischio idrogeologico erosione costiera, a rischio molto elevato».

Lo stesso Cucinotta, lo scorso Gennaio, ha sottoposto la questione al Commissario straordinario Luigi  Croce e alla Procura della repubblica.

«Ad oggi però — evidenzia — nessun intervento è stato attuato, malgrado le criticità emerse e le innumerevoli grida di allarme, seguite  da dettagliate richieste di intervento inoltrate dai cittadini interessati e dall’Amministratore del Complesso Parco a Mare a chi di competenza. Fino a quando resteranno sorde le istituzioni?».

Alla luce di ciò, e del grave danno arrecato, il Consigliere Cucinotta interroga il Sindaco Accorinti e chiede «se prontamente intende far redigere e inviare alla Regione Siciliana-Assessorato regionale Territorio e Ambiente uno stralcio del progetto preliminare di mitigazione rischio idrogeologico erosione costiera, a rischio molto elevato (R4 priorità 1) denominata nel vigente P.a.i “Casabianca Ovest””, già trasmesso il 2 Settembre 2009, nel quale si preveda la realizzazione di una scogliera radente il lungomare a protezione del tratto di costa tirrenica in corrispondenza del Km 15/16 Casa Bianca-Tono, dove a breve rischiano di essere risucchiate dal mare diverse abitazioni».

Altra richiesta riguarda la convocazione di un tavolo tecnico, «alla presenza di tutti gli organi istituzionali interessati, al fine — conclude Cucinotta — di adottare prontamente, prima che possa accadere l’irreparabile,  provvedimenti necessari e urgenti per la difesa del tratto di costa interessato».

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