L’8 marzo è il giorno che celebra tutte le donne: quelle del passato, che hanno dovuto lottare per i propri diritti, quelle del presente, che ogni giorno cercano di trovare il loro posto nel mondo nonostante i piccoli e grandi ostacoli quotidiani, e anche quelle del futuro, a cui si spera di far trovare un mondo migliore di quello in cui viviamo.
Un mondo a volte complicato, ma che ha senza dubbio almeno una cosa bella: le donne. E proprio oggi, il giorno della festa della donna, vogliamo ricordare le storie di otto donne di Messina che, per motivi diversi, tra mito e realtà, possiamo considerare in qualche modo “speciali”.
Mata: la mamma dei messinesi
Mata è la co-fondatrice della Città dello Stretto, insieme al marito Hassan Ibn-Hammar, conosciuto come Grifone.
Dalla bellissima storia d’amore dei Giganti di Messina, fatta di saccheggi, rapimenti e scontri religiosi tra cristiani e musulmani, si racconta che ebbe origine la popolazione di Messina.
Talmente tanti furono i figli che Mata diete alla luce, da essere etichettata come la mamma dei messinesi.
Dina e Clarenza
Sono due eroine della guerra del Vespro. Si narra che, durante la conquista francese delle rive dello Stretto, furono loro a salvare Messina dal nemico.
Proprio la notte dell’attacco dei francesi, Dina e Clarenza erano di vedetta sul colle Caperrina. Quando videro la flotta nemica avvicinarsi, corsero a suonare le campane del Duomo, che allertarono le truppe messinesi dell’imminente pericolo. Le statue che le raffigurano proprio nel gesto di suonare le campane sono poste sul campanile del Duomo.
Madame Mimma Ferraro
Fu la stilista delle donne messinesi negli anni ’50 e ’60. Nacque con il nome di Domenica Ingegnosi ma, dopo il matrimonio, utilizzò sempre il cognome del marito.
Era una donna di grande personalità e creatività. Viaggiava tre giorni e tre notti in treno per andare a Parigi e comprare i cartamodelli dei grandi della moda del tempo.
Le sue creazioni erano particolarmente amante dalle spose, che si sentivano delle splendide “libellule” indossando i suoi abiti. A Madame Ferraro è dedicata un’intera sezione del Museo del Costume e della Moda siciliana di Mirto, ma anche un premio che viene consegnato ogni anno agli stilisti di Messina che si sono distinti a libello nazionale ed internazionale.
Maria Costa
È la poetessa che raccontò la tragedia del terremoto di Messina. Nata e vissuta nel rione Case Basse di Paradiso, Maria Costa è diventata famosa grazie alle sue opere scritte in dialetto.
A lei, donna cara ai cittadini dello Stretto, fu dedicato il cortometraggio “Come le onde” di Fabio Schifilliti. Nel 2006 il suo nome fu iscritto nel registro dei “Tesori Umani Viventi” dall’Unità Operativa XXVIII – Patrimonio UNESCO, nel Registro Eredità Immateriali della Regione Sicilia.
Antonella Cocchiara
Come non ricordarla il giorno della festa delle donne? Senza dubbio una delle messinesi che si è distinta negli ultimi anni per forza e grandezza d’animo. Antonella Cocchiara è stata docente di Storia delle Istituzioni e Presidente del Comitato delle Pari Opportunità dell’Università di Messina. Scomparsa a soli 65 anni, nel 2016, ha dedicato la sua vita e le sue ricerche ai diritti delle donne. Sempre affollate le sue lezioni, che tanto appassionavano i giovani studenti che hanno avuto la fortuna di averla come docente.
Annarita Sidoti
La messinese campionessa europea e mondiale di marcia, ha vinto ben 5 medaglie d’oro, 2 medaglie d’argento e 3 medaglie di bronzo.
E’ morta nel 2015, a soli 45 anni, a causa di un tumore contro cui ha combattuto sei anni. Indimenticabile l’immagine della sua vittoria ad Atene, dove ha battuto tutte le sue avversarie nella 10 chilometri di marcia.
Maria Grazia Cucinotta
Come dimenticare la bella locandiera Beatrice de Il postino? Attrice, produttrice cinematografica e modella, Maria Grazia Cucinotta ha portato e porta ancora oggi il nome di Messina nel mondo. Dalla partecipazione a Miss Italia nel 1987, al ruolo in 007 – Il mondo non basta, Maria Grazia Cucinotta è riuscita a conquistare non solo l’Italia ma anche Hollywood.
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