Sul tema dei 51 milioni di euro presenti nella Cassa del Comune di Messina al momento del passaggio di consegne da parte di Renato Accorinti al nuovo sindaco Cateno De Luca, dopo il chiarimento dell’ex assessore allo Sviluppo Economico, Guido Signorino, dalla pagina Facebook di Emilia Barrile arriva un post in cui il Presidente uscente del Consiglio Comunale afferma che questa importante cifra è il contributo ordinario dello Stato, che annualmente da Roma viene versato ai comuni.
«Se domani facessi un bonifico sul conto di mia figlia, i soldi che verrebbero accreditati sarebbero quelli che mamma le ha dato, non certo suoi risparmi: siamo d’accordo?
Apprendo la notizia dell’improvvisa comparsa dei 51 milioni nelle casse comunali sbandierati dall’amministrazione uscente. Laddove le parole “improvvisa” e “comparsa” non sono usati casualmente. Infatti è doveroso precisare che si tratta del contributo ordinario dello Stato, che annualmente da Roma viene versato ai comuni.
Il bonifico che la mamma fa alla figlia. Quella somma che oggi Accorinti rivendica non è frutto di un risparmio di questi 5 anni e ben che meno di una spending review che ha consentito di risolvere i problemi economici del nostro comune che, infatti, è e rimane ad ora in preddissesto.
Si tratta solo dell’acconto che anche quest’anno, come sempre, lo Stato versa agli enti locali, compreso il nostro. Solitamente questo viene corrisposto dopo l’approvazione dei bilanci, ma evidentemente si deve essere compresa l’enorme difficoltà che nell’ordinario ha a gestirsi un comune che, fino a ieri, è stato retto da un’amministrazione che non ha portato in aula nè il previsionale nè tanto meno il consuntivo. Un po’ di chiarezza non guasterebbe, almeno a fine mandato. Sarebbe invece interessante sapere se gli accantonamenti relativi al piano di riequilibrio, approvato 4 anni fa con modulazione decennale, siano stati operati o meno».
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