Secondo l’articolo 2 del proprio Statuto, il Cas è responsabile della sicurezza e della manutenzione stradale. Ma basta utilizzare la tangenziale per accorgersi come questa norma venga disattesa. Chi utilizza quotidianamente gli svincoli di Gazzi e Messina Centro non può non notare lo stato pietoso dell’asfalto, le piante infestanti a margine della carreggiata, barriere divelte, display informativi spenti. La mancata illuminazione di alcuni tratti autostradali completa un quadro desolante quanto inaccettabile.
Il Consiglio della III Circoscrizione ha sprecato fiumi di inchiostro per segnalare la mancata sicurezza degli svincoli sopramenzionati. Il presidente Lino Cucè si è rivolto varie volte al Cas e perfino al Prefetto e al presidente Crocetta che poche settimane fa sottolineava con entusiasmo la qualità delle autostrade siciliane, smentendo il report del Ministero. La realtà però è ben diversa: a Messina chi usufruisce della tangenziale mette a rischio la propria incolumità. Nonostante le numerose segnalazioni, nulla è stato fatto. Il Cas non ha mai risposto agli esponenti del Quartiere, disertando gli appuntamenti fissati.
I viadotti che precedono gli svincoli di Gazzi e Messina Centro sono al buio da mesi, l’asfalto dissestato causa seri problemi agli automobilisti, specialmente nelle giornate di pioggia. In diversi punti mancano addirittura le indicazioni, rendendo impossibile individuare gli stessi svincoli. Lo scorso 17 dicembre il presidente del III Quartiere Lino Cucè si è rivolto nuovamente al Prefetto e al Comando di Polizia Stradale. “L’illuminazione è inesistente anche nei ponti di Camaro e Bordonaro – spiega Cucè – le radici degli alberi deformano il manto stradale nei pressi dell’uscita di Gazzi, qualche metro più avanti si nota addirittura la presenza di pali divelti e pericolanti”.
Vi è poi la ciliegina sulla torta che testimonia il totale disinteresse verso questa infrastruttura viaria percorsa ogni giorno da migliaia di veicoli. In prossimità dello svincolo di Gazzi staziona un furgone di proprietà del Cas che risulta abbandonato da tempo ed è causa di inquinamento ambientale.
Andrea Castorina
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