Il sindaco Cateno De Luca si prepara alla battaglia per portare Messina a raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro luglio 2019. Come? Investendo, intanto, 1 milione di euro per 300 controllori e un sistema di sorveglianza per assicurare la corretta attuazione del porta a porta, da estendere nelle prossime settimane a tutta la città.
Ma non solo. Durante l’Assemblea dei soci di MessinaServizi Bene Comune tenutasi lo scorso 19 gennaio, ha annunciato il Primo Cittadino, sono stati approvati il Piano economico e finanziario 2019 e l’annesso bilancio di previsione 2019/2021. Dalla riunione sono emerse alcune novità importanti per il servizio di raccolta dei rifiuti nella città dello Stretto.
Per prima cosa, come già anticipato dal Sindaco, verrà investito 1 milione di euro per creare un sistema di sorveglianza «nell’avvio del nuovo sistema di gestione integrata della raccolta differenziata porta a porta in tutta la città». Per farlo, l’Azienda si avvarrà di un “esercito” di 300 ispettori volontari, riuniti in un apposito “Albo degli ispettori ambientali” e di un sistema di videosorveglianza.
Altra misura fondamentale per la riuscita del piano di MessinaServizi sono l’istituzione di un premio di produzione ai dipendenti della Società: se entro il 31 luglio si raggiungerà il 65% di raccolta differenziata e tale percentuale verrà mantenuta fino al 31 dicembre 2019, i lavoratori otterranno un premio che verrà poi ripartito corrispondendo «il 70% del premio a settembre 2019 e il restante 30% nel 2020, con il sistema del welfare aziendale». Tale misura, ha chiarito De Luca, è stata concordata nel corso dei tavoli del Salva Messina.
Ma non è finita qui. Il piano prevede, inoltre, l’assunzione di 32 addetti per la gestione del nuovo servizio integrato dei rifiuti, che porterà il numero dei dipendenti dai 505 attuali a 537.
Infine, come già annunciato, è previsto il noleggio di diversi mezzi per la raccolta e l’acquisto di nuove attrezzature. La formula, ha spiegato Cateno De Luca, sarà: «2 anni più altri 2 eventualmente rinnovabili, per una gara con base d’asta di 2.604.000 euro e una gara con base d’asta di 4.600.000 euro per l’acquisto di attrezzature (bidoni, mastelli, cassoni scarrabili)».
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