Elezioni. Tempo pieno, musica e sociale: la scuola “aperta” secondo De Domenico e Minniti

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È la professoressa Alessandra Minniti l’ultimo degli assessori designati del candidato sindaco del centrosinistra a Messina, Franco De Domenico. Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Battisti-Foscolo, Minniti si è presentata alla città dello Stretto focalizzando l’attenzione sull’importanza di fare rete tra la scuola e il terzo settore, aprendo le porte degli istituti, valorizzando quelli musicali, favorendo la digitalizzazione e l’inclusione.

A presentare l’ultimo assessore dell’ipotetica Giunta di centrosinistra è il candidato sindaco Franco De Domenico: «Il nostro obiettivo è soprattutto vigilare sulla dispersione scolastica con tutti i mezzi a disposizione e fare di Messina una città in cui il tempo pieno sia diffuso. Siamo convinti sia uno strumento che può ridurre le disuguaglianze. Per questo ci siamo rivolti a un’esperta del settore. Serve una serie di interventi, da realizzare costruendo reti, ponti, meccanismi di relazione con diversi settori. La scuola deve essere una scuola aperta».

Alessandra Minniti: «Tempo pieno è fondamentale per la scuola»

«La scuola – ha esordito – è presidio di conoscenza, è quel luogo in cui si può creare quella saldatura col terzo settore e con quei movimenti che vogliono entrare nelle scuole per realizzare interventi che abbiano un’incisività di tipo sociale. Dobbiamo fare rete, costruire reti orizzontali nei quartieri, con il terzo settore, con le circoscrizioni, i movimenti e le parrocchie per far sì che nelle scuole si realizzino tutte attività di tipo culturale e formativo per gli studenti. Questo, però, è pensato anche per gli adulti, perché sono loro che devono cambiare mentalità».

«Le scuole devono diventare come degli hub che accolgano al loro interno biblioteche, musica, concerti. Una realtà che è mancata in questi anni a Messina, si è fatta l’ultima volta quando l’assessore alla Cultura era Federico Alagna è un festival in particolare, il Sabir. Ci sono delle realtà, delle energie con cui occorre tornare a relazionarsi. Allora si riuscì a mettere insieme il Comune, l’imprenditoria privata e la scuola. Penso anche a gemellaggi, a far uscire la scuola dal territorio di Messina, anche gemellandosi con la città di Reggio Calabria. Penso a scuole protagoniste della musica. Abbiamo diversi indirizzi musicali. Questa deve essere la città della musica non quando un sindaco si mette a cantare, ma quando sono protagoniste le scuole».

E poi ancora dispersione scolastica e tempo pieno.

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