Messina dovrebbe restare unita: è questo il dato che emerge dai risultati parziali del referendum per la creazione del comune di Montemare, ex XII e XIII quartiere (VI circoscrizione). Attualmente, infatti, secondo l’ultimo aggiornamento alle 12:04 del 14 giugno del Comune di Messina (che parla ancora di dati ufficiosi) sarebbe in vantaggio il “No” con il 64,86% contro il 35,14% dei sì.
Un altro numero è invece confermato, quello dell’affluenza. Il quorum è stato superato sia nella zona Montemare (dove il sì sarebbe davanti di una cinquantina di voti), sia nel resto della città, dove ha votato più del 50% degli elettori. Secondo il meccanismo del doppio quorum, comunque non più in vigore dal mese scorso, il risultato diventa valido se la maggioranza degli aventi diritto vota in almeno una delle due aree di riferimento. In questo caso specifico, vale il quorum per tutta la città di Messina.
Un’altra curiosità che appare dallo scrutinio è l’elevato tasso di voti non validi (16,92%). In questo momento, inoltre, sarebbero 6088 le schede bianche (12,89%) e 1792 quelle nulle (3,79%). 113 i voti contestati non assegnati. Nonostante l’esito netto, si segnalano comunque delle sorprese nella zona sud: a Santa Lucia sopra Contesse (sezione numero 47) il sì è prevalso con il 61,9%, mentre in una sezione di Pezzolo è arrivato al 55%. Nella zona Montemare, invece, il No sarebbe davanti a San Saba, Rodia e Gesso.
Il Comitato promotore del referendum per Montemare, che dal 2009 si batteva per convocazione di questa consultazione e ha più volte criticato la decisione (confermata dalla bocciatura del ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale di Catania per chiederne lo spostamento) di indirlo in concomitanza con le elezioni amministrative, ha commentato così in una nota:
«Alla luce dei dati in nostro possesso, il Comitato Promotore Montemare Comune ringrazia chi ha contribuito al successo del sì nel territorio Montemare. Si ringraziano altresì anche gli elettori della rimanente parte della città che con il loro voto hanno inteso sostenere l’iniziativa referendaria promossa dal Comitato. Preso atto della volontà popolare, riteniamo necessario evidenziare il condizionamento del risultato referendario causato dalla concomitanza con le elezioni amministrative, come già denunciato in precedenza. Faremo le nostre valutazioni nei prossimi giorni».
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